2010-05-28 16:00:17

Conferenza stampa del cardinale Bagnasco a chiusura dell'assemblea Cei


Si è chiusa oggi in Vaticano la 61.ma Assemblea generale dei vescovi italiani iniziata lunedì scorso. Diversi i temi della riunione fra cui l’approvazione degli “Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020”, sottolinea il comunicato finale. Il testo definitivo – a cui sarà aggiunto il discorso del Papa rivolto ai vescovi – sarà presentato nel prossimo settembre al Consiglio episcopale permanente, che ne autorizzerà la pubblicazione. A concludere l’evento, la conferenza stampa del presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco. Ce ne parla Debora Donnini:RealAudioMP3

Giorni impegnativi e sereni. Così il cardinale Bagnasco parla di questa assemblea della Cei. Al centro delle domande dei giornalisti, la questione degli abusi sessuali del clero sui minori. Il cardinale Bagnasco spiega l’importanza delle linee-guida fatte pervenire dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, che sono una precisazione e un rilancio di quanto già messo a punto anni fa:
 
“Per questo motivo, i vescovi italiani fino ad oggi non hanno ritenuto necessario né opportuno prendere altre particolari iniziative, tantomeno altri documenti, perché trovano – e troviamo, come ovviamente è logico – in queste linee-guida non solo la cosa più autorevole, ma anche la cosa più concreta che veramente ci possa aiutare e orientare – teoricamente e praticamente – di fronte a casi di questo tipo”. 
Rispondendo alle domande dei giornalisti il porporato ha detto che è possibile che ci siano state coperture anche in Italia riguardo agli abusi. E se ci sono state – ha aggiunto - nel caso che ciò venga accertato, il giudizio della Chiesa è quello noto: si tratta di una cosa sbagliata che va corretta e superata. Quindi, sull’autoriforma il porporato ha detto che è legata all’Anno Sacerdotale; deve essere non sociologica ma che parta dalla conversione, e sia radicale. I suoi elementi sono appunto penitenza, purificazione e conversione:
 
“L’autoriforma è, nella sua sostanza e nella sua radice, non una qualche organizzazione strutturale, ma è la santità innanzitutto dei ministri di Dio!”. 
Ogni vescovo, di fronte al caso concreto, deve decidere i diversi gesti, aggiunge il cardinale Bagnaso. La prima preoccupazione per i pastori è comunque il bene delle singole vittime. Al porporato sono state quindi rivolte domande sul federalismo fiscale. Per il cardinale Bagnasco questo deve salvaguardare due beni fondamentali, cioè l’unità profonda del Paese e il valore della cresciuta solidale di tutta l’Italia per raggiungere il suo obiettivo. Sulla manovra e più in generale sulla crisi economica, il cardinale Bagnasco ribadisce le preoccupazioni: la famiglia, crollo demografico, e il sostegno a piccole e medie imprese:
 
“Proprio in un momento, a mio parere, in cui la situazione economica è in maggiore difficoltà in un Paese, in un qualunque Paese – a mio modo di vedere – mi pare che bisogna, che sia necessario proprio in quel momento intervenire di più sulla famiglia. E lo stesso – ecco la seconda preoccupazione che ho espresso nella prolusione – riguarda il sostegno alle imprese piccole e medie”. 
Infine, il porporato ha messo in luce l’importanza di un rilancio dell’evangelizzazione.







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