Seminario sulle trasgressioni dei giovani all’Istituto Salesiano di Roma
La Federazione dei Salesiani per il sociale ha organizzato per la giornata di domani
un seminario dal titolo “La trasgressione in adolescenza tra crescita e disagio”.
L’incontro, - si apprende dall’agenzia Sir – è punto di arrivo di un progetto durato
18 mesi. Sarà una giornata interamente dedicata alla discussione sulla trasgressione
tra i più giovani e sulla prevenzione dell’uso di sostanze psicoattive. Da sempre
impegnati nell’educazione dei giovani, gli operatori salesiani continuatori dell’opera
di San Giovanni Bosco, rispondono appieno, con questa iniziativa, alle linee guida
del Sistema Preventivo. “Esso consiste – diceva il fondatore dell’ordine - nel far
conoscere le prescrizioni e i regolamenti e poi sorvegliare in modo che gli allievi
abbiano sempre sopra di loro l'occhio vigile del direttore o degli assistenti, che
è quanto dire: mettere gli allievi nell'impossibilità di commettere mancanze”. Nel
corso del seminario, che si svolgerà all’Istituto Salesiano Sacro Cuore di Roma, si
presenteranno infatti i percorsi compiuti da alcune comunità per il trattamento di
dipendenze e i criteri più efficaci per fare prevenzione. “E’ un’occasione – dice
Ennio Ripamonti, uno dei relatori dell’incontro - per mettere a contatto e far dialogare
contributi che vengono sia dalla pratica operativa sia dalla ricerca”. Don Bosco era
solito affermare: “In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato, v'è un punto
accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla
vibrare”. Si tratta quindi di saper guardare ai giovani, specie a quelli “difficili”,
in modo positivo e propositivo per rendere ancora oggi attuale l’ammonimento del primo
dei salesiani: “Che i giovani non solo siano amati ma che sappiano di essere amati”.
(M.A.)