Sarà illustrata nel pomeriggio alla stampa dal premier Berlusconi e dal ministro dell’Economia
Tremonti la manovra correttiva dei conti pubblici varata ieri sera dal Consiglio dei
Ministri. Il complesso delle misure ammonta a 24 miliardi di euro. Il capo dello Stato
Napolitano sollecita un confronto costruttivo per il bene dell’Italia. Il servizio
di Giampiero Guadagni: La manovra,
messa a punto ieri sera in un Consiglio dei Ministri assai teso, è il risultato di
una tormentata trattativa con parti sociali ed enti locali, ma anche all’interno del
governo stesso. La preoccupazione di evitare il rischio contagio dalla Grecia ha indotto
il ministro dell’Economia Tremonti ad interventi per complessivi 24 miliardi di Euro.
“Non siamo in una congiuntura economica, ma in un tornante della storia”, ha detto
questa mattina Tremonti. Ma il premier Berlusconi teme che ci possa essere ora un
effetto negativo sulle tasse. La manovra è un mix di misure che vanno dai costi della
politica allo stop per quattro anni dei contratti del pubblico impiego; dalla lotta
all’evasione fiscale all’aumento della soglia per le pensioni di invalidità; ed ancora
soppressione delle province più piccole - quelle sotto i 200 mila abitanti – e un
contributo di soggiorno fino a 10 euro per i turisti negli alberghi di Roma. Le prime
reazioni sono di diverso segno. Sul fronte politico, la maggioranza fa quadrato intorno
al governo mentre l’opposizione si divide: durissimo il giudizio dell’Italia dei Valori,
critiche più articolate dal Pd, mentre l’Udc si dice pronta ad esaminare il testo
e non esclude un voto in Parlamento favorevole. Posizioni, queste, che in qualche
modo si ritrovano nel mondo sindacale: la Cgil parla di interventi che pesano sui
lavoratori ed ipotizza lo sciopero generale; Cisl e Uil sono disponibili al confronto,
ma chiedono che il rigore sia coniugato con l’equità. Sostanziale appoggio da Confindustria,
che chiede a gran voce tagli veri alla spesa pubblica improduttiva. Secco “no” delle
Regioni che avvertono: “Saranno penalizzati i servizi per i cittadini”. In questo
quadro si è fatta sentire da Washington la voce del capo dello Stato Napolitano, che
osserva: “La manovra era oggettivamente necessaria e se sarà equa, sarà anche condivisa”.
Intanto
secondo i dati Ocse, la recessione in Italia “è finita a metà del 2009”, ma “la ripresa
secondo le previsioni procederà a passo limitato nel complesso del 2010, rinforzandosi
un po' nel 2011”. “La ripresa attesa è debole - spiega l'organizzazione – ma generalmente
in linea con le performance di crescita nel decennio precedente alla recessione”.
“La politica del governo ha aiutato a contenere la disoccupazione, ma questa continuerà
comunque a crescere lentamente nel 2011”. Il tasso di disoccupazione in Italia - secondo
l'Ocse - sarà dell'8,7% nell'insieme del 2010 e dell'8,8% nel 2011.
È di 6,9
miliardi di dollari Usa il "tesoretto" contenuto nella cosiddetta “lista Hsbc” acquisita
la scorsa settimana dalla Guardia di Finanza italiana. La lista contiene 7 mila nomi
di correntisti italiani del colosso bancario Hsbc sospettati di evasione fiscale ed
è stata ottenuta dalle Fiamme gialle attraverso una collaborazione internazionale
di polizia. Sono 6.936 le posizioni finanziarie, riferite a due anni (2005 e 2006),
per complessivi 5.728 contribuenti italiani.