Benedetto XVI e il mese mariano: la Vergine ci invita a guardare Gesù con gli occhi
della fede
Si avvia alla conclusione il mese mariano. Un periodo, ci ricorda Benedetto XVI, da
vivere assieme alla Vergine per metterci in ascolto di Dio. Come da tradizione, il
31 maggio, il Papa chiuderà le celebrazioni del mese dedicato a Maria, nei Giardini
Vaticani. In questo servizio di Alessandro Gisotti, ripercorriamo alcune meditazioni
di Benedetto XVI sulla fede di Maria, modello per ogni cristiano:
(Canto -
Ave Maria di Lourdes)
“Alla scuola di Maria, impariamo
anche noi a riconoscere la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita” e a “crescere
secondo la pienezza di Cristo”. Benedetto XVI ci invita “a imparare da Colei la cui
fede è senza ombre e senza incrinature”. La Vergine, sottolinea, “vede” con gli occhi
della fede l’opera di Dio nella storia. Per questo, ribadisce, il suo Magnificat “resta
la più vera e profonda interpretazione della storia”. Maria vede che i “troni dei
potenti di questo mondo sono tutti provvisori, mentre il trono di Dio è l’unica roccia
che non muta e non cade”. I cristiani, esorta dunque il Papa, imitino Maria vivendo
con “il Magnificat nel cuore”:
"Portiamo in noi
i medesimi sentimenti di lode e di ringraziamento di Maria verso il Signore, la sua
fede e la sua speranza, il suo docile abbandono nelle mani della Provvidenza divina.
Imitiamo il suo esempio di disponibilità e generosità nel servire i fratelli. Solo,
infatti, accogliendo l’amore di Dio e facendo della nostra esistenza un servizio disinteressato
e generoso al prossimo, potremo elevare con gioia un canto di lode al Signore". (Chiusura
mese mariano, 31 maggio 2008) Il Papa si sofferma
sulla natura del cuore di Maria, “modello di carità della Chiesa”. E’ lo stesso Gesù,
afferma, che spinge Maria “infondendole lo slancio generoso di andare incontro al
prossimo che ha bisogno”. E’ Gesù, soggiunge, che “l’aiuta a superare tutto, lasciandosi
guidare dalla fede che opera mediante la carità”:
“Il
cuore di Maria, in perfetta consonanza con il Figlio divino, è tempio dello Spirito
di verità, dove ogni parola e ogni avvenimento vengono custoditi nella fede, nella
speranza e nella carità”. (Chiusura mese mariano, 31 maggio 2009) Noi,
è l’esortazione del Pontefice, possiamo rivolgerci a Maria con la preghiera. In particolare,
con il Rosario che “ci fa ripercorrere gli eventi della vita del Signore in compagnia
della Beata Vergine, conservandoli, come Lei, nel nostro cuore”. Benedetto XVI non
manca così di rivolgere il pensiero alla relazione speciale tra Maria, lo Spirito
Santo e la Chiesa:
"Nella Pentecoste, la Vergine
Madre appare nuovamente come Sposa dello Spirito, per una maternità universale nei
confronti di tutti coloro che sono generati da Dio per la fede in Cristo. Ecco perché
Maria è per tutte le generazioni immagine e modello della Chiesa, che insieme allo
Spirito cammina nel tempo invocando il ritorno glorioso di Cristo: 'Vieni, Signore
Gesù'”. (Chiusura mese mariano, 31 maggio 2009) Maria, ci
ricorda il Papa, è la prima ad aver accolto Cristo e per questo è ricolmata di gioia
dallo Spirito Santo. Seguendola ed imitandola, siamo tutti chiamati a vivere questo
stato di grazia: “Accogliere Gesù e portarlo agli altri è
la vera gioia del cristiano! Cari fratelli e sorelle, seguiamo ed imitiamo Maria,
un’anima profondamente eucaristica, e tutta la nostra vita diventerà un Magnificat”.
(Chiusura mese mariano, 31 maggio 2005).