2010-05-23 15:16:38

Somalia: 14 morti in un attacco dei ribelli contro il palazzo presidenziale


In Somalia i ribelli islamici di al Shabab, legati ad al Qaeda, la notte scorsa hanno attaccato il palazzo presidenziale di Mogadiscio. 14 civili hanno perso la vita durante gli scontri con l’esercito regolare appoggiato dalle truppe della forza di pace dell’Unione Africana. L’episodio è avvenuto mentre dalla Turchia, dove è in corso la conferenza dell’Onu sulla sicurezza nel Paese africano, il numero uno del Palazzo di Vetro, Ban Ki-moon, ha chiesto alla comunità internazionale di sostenere il fragile governo di transizione somalo.

Etiopia
Urne aperte stamattina in Etiopia per le legislative. Circa 32 milioni i cittadini interessati. Grande favorito il Fronte rivoluzionario democratico del popolo etiopico guidato dal primo ministro uscente Zenawi al potere da 19 anni. L’opposizione ha accusato il governo di repressione. I risultati ufficiali saranno resi noti il mese prossimo. Si teme che le contestazioni dell’esito della tornata possano degenerare in scontri.

India
In India sono state identificate oltre cento delle 158 vittime della tragedia aerea avvenuta ieri nello scalo di Mangalore, dove un velivolo dall’Air India è finito fuori pista in fase di atterraggio. I corpi sono carbonizzati e le procedure di identificazione sono estremamente complesse. Solo 8 persone sono riuscite a salvarsi prima che il velivolo prendesse fuoco. Restano da stabilire le esatte cause del disastro. Forse il pilota ha iniziato in ritardo la discesa, ma non si esclude l’ipotesi del guasto tecnico. In attesa dell’analisi delle scatole nere si punta il dito anche contro la pista ritenuta troppo corta dai media locali.

India-Pakistan
Un incidente militare avvenuto al confine fra India e Pakistan rischia di riaccendere la tensioni fra i due Paesi. Soldati indiani hanno ucciso un militare pachistano nella regione del Kashmir. Le parti si accusano reciprocamente di aver dato luogo alla sparatoria, che peraltro continua ad intermittenza. L’episodio avviene dopo il negoziato di conciliazione avviato con successo dal premier indiano Singh e da quello Pakistano Gilani lo scorso mese nello Stato himalayano del Bhutan.

Coree
La Corea del Sud ha annunciato che porterà al Consiglio di sicurezza dell’Onu il caso dell’affondamento della sua nave da guerra avvenuto lo scorso mese di marzo e attribuito a un siluro nordcoreano. Pyongyang, dal canto suo, ha chiesto formalmente a Seoul la possibilità di effettuare verifiche e riscontri sui risultati dell’indagine condotta da una commissione internazionale. Gli Stati Uniti, attraverso il segretario di Stato Clinton, che si trova a Pechino, cercano l’appoggio della Cina per lavorare assieme sulla questione nordcoreana. Domani, la Clinton, con una folta delegazione al seguito, parteciperà a Pechino alla seconda edizione del vertice sul dialogo strategico ed economico fra Stati Uniti e Cina. Washington – secondo le anticipazioni fornite dalla stessa Clinton – chiederà regole trasparenti e garanzie di maggiore accesso per le imprese americane al mercato cinese.

Afghanistan
La Gran Bretagna non ha in programma un calendario preciso per il ritiro dall’Afghanistan ma intende riportare a casa i suoi soldati al più presto. La posizione di Londra è stata ribadita dai ministri britannici degli Esteri e della Difesa che ieri hanno visitato le truppe di stanza nel Paese. Dagli Stati Uniti il presidente Obama ha chiesto all’esercito Usa di proseguire la lotta contro i terroristi afghani, ribadendo che la missione in Iraq terminerà entro la prossima estate. Intanto, i Talebani hanno rivendicato il massiccio attacco alla base militare internazionale di Kandahar, nel sud del Paese, che la scorsa notte ha provocato almeno 4 feriti. 5 soldati dell’Isaf e un civile hanno invece perso la vita in diversi episodi avvenuti nelle ultime 24 ore.

Iran
L’Iran ha minacciato di ritirarsi dall’accordo concluso giovedì scorso con Brasile e Turchia per lo scambio di uranio all’estero se l’Occidente non accetterà l’intesa nella sua totalità. Ad affermarlo è stato il presidente del Parlamento di Teheran, Larijani. L’intesa prevede lo scambio in Turchia di 1.200 chili di uranio iraniano arricchito al 3,5 per cento con 120 chili di combustibile arricchito al 20 per cento.

Francia-Medio Oriente
Il ministro degli Esteri francese Kouchner ha invitato Siria e Libano a rispettare gli impegni di pace con Israele e a osservare in particolare la risoluzione dell’Onu 1701 che ha messo fine al conflitto tra i miliziani di Hezbollah e lo Stato ebraico nel 2006. Il capo della diplomazia parigina ha incontrato a Damasco il presidente siriano al-Assad che ha lamentato i silenzio dell’Occidente sulle violazioni israeliane in Medio Oriente

Israele
Al via in Israele una grande esercitazione per testare i sistemi di protezione civile in caso di attacchi. Le simulazioni, che dureranno 5 giorni, prevedono assalti nelle retrovie, evacuazioni, distribuzioni di maschere antigas e allestimenti di ospedali da campo. Immediata la reazione degli Hezbollah libanesi che hanno annunciato la mobilitazione dei propri miliziani. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha spiegato che si tratta solo di un’esercitazione di routine, prevista da tempo, comunque necessaria per le minacce “di missili e di razzi” che incombono sul territorio israeliano da diverse direzioni.

Gaza
A Gaza miliziani armati hanno distrutto un grande campo estivo della sezione dell’Onu che si occupa dei profughi palestinesi (Unrwa). Non è giunta alcuna rivendicazione per l’attacco, condotto – secondo testimoni - da una decina di uomini a volto coperto che hanno dato fuoco all’intero accampamento. La struttura, utilizzata anche da Hamas, garantiva accoglienza ai bambini offrendo svago e pasti caldi.

Crisi in Europa
In Gran Bretagna sarà presentato domani il pacchetto di tagli da 6 miliardi di sterline per far fronte alle necessità di bilancio. Il neo segretario di Stato al Tesoro, Laws, ha spiegato che il Paese sta per entrare in un’era di austerità spiegando che le misure verranno attuate progressivamente in modo da proteggere le fasce deboli della popolazione e i servizi pubblici fondamentali. Sul versante spagnolo il premier Zapatero ha garantito che il governo di Madrid non modificherà il piano di austerity che prevede 15 miliardi di tagli alla spesa, malgrado lo sciopero generale minacciato dai sindacati.

Italia
Ricorre oggi il 18.mo anniversario della strage di Capaci, in Sicilia, dove morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie e i tre agenti della scorta. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – in una lettera alla sorella del giudice scomparso - ha garantito il massimo sostegno alle indagini. Il procuratore nazionale antimafia, Grasso, intervenendo al convegno nell’aula bunker dell’Ucciardone, ha affermato che non solo la mafia aveva interesse a eliminare Falcone e ha sottolineato la necessità di difendere l’indipendenza e l’autonomia della magistratura. Il guardasigilli Alfano ha assicurato che il governo non metterà mai in discussione questi principi precisando che la legge sulle intercettazioni – attualmente in fase di definizione - non interviene sui reati di mafia.

Libia-Usa
La Libia ha ufficializzato l’accordo sugli scambi commerciali con gli Stati Uniti firmato a Tripoli dal ministro libico per l’Industria e l’Economia, Sarkes, e dal rappresentante americano per il Commercio con l’Europa e il Medio Oriente, Wilson. L’intesa – si legge in un comunicato libico - incoraggerà le aziende dei due Paesi ad approfondire le proprie relazioni decretando anche l’istituzione di un organo congiunto per regolare gli investimenti. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 143

 
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