Somalia: 14 morti in un attacco dei ribelli contro il palazzo presidenziale
In Somalia i ribelli islamici di al Shabab, legati ad al Qaeda, la notte scorsa hanno
attaccato il palazzo presidenziale di Mogadiscio. 14 civili hanno perso la vita durante
gli scontri con l’esercito regolare appoggiato dalle truppe della forza di pace dell’Unione
Africana. L’episodio è avvenuto mentre dalla Turchia, dove è in corso la conferenza
dell’Onu sulla sicurezza nel Paese africano, il numero uno del Palazzo di Vetro, Ban
Ki-moon, ha chiesto alla comunità internazionale di sostenere il fragile governo di
transizione somalo.
Etiopia Urne aperte stamattina in Etiopia per
le legislative. Circa 32 milioni i cittadini interessati. Grande favorito il Fronte
rivoluzionario democratico del popolo etiopico guidato dal primo ministro uscente
Zenawi al potere da 19 anni. L’opposizione ha accusato il governo di repressione.
I risultati ufficiali saranno resi noti il mese prossimo. Si teme che le contestazioni
dell’esito della tornata possano degenerare in scontri.
India In
India sono state identificate oltre cento delle 158 vittime della tragedia aerea avvenuta
ieri nello scalo di Mangalore, dove un velivolo dall’Air India è finito fuori pista
in fase di atterraggio. I corpi sono carbonizzati e le procedure di identificazione
sono estremamente complesse. Solo 8 persone sono riuscite a salvarsi prima che il
velivolo prendesse fuoco. Restano da stabilire le esatte cause del disastro. Forse
il pilota ha iniziato in ritardo la discesa, ma non si esclude l’ipotesi del guasto
tecnico. In attesa dell’analisi delle scatole nere si punta il dito anche contro la
pista ritenuta troppo corta dai media locali.
India-Pakistan Un incidente
militare avvenuto al confine fra India e Pakistan rischia di riaccendere la tensioni
fra i due Paesi. Soldati indiani hanno ucciso un militare pachistano nella regione
del Kashmir. Le parti si accusano reciprocamente di aver dato luogo alla sparatoria,
che peraltro continua ad intermittenza. L’episodio avviene dopo il negoziato di conciliazione
avviato con successo dal premier indiano Singh e da quello Pakistano Gilani lo scorso
mese nello Stato himalayano del Bhutan.
Coree La Corea del Sud ha
annunciato che porterà al Consiglio di sicurezza dell’Onu il caso dell’affondamento
della sua nave da guerra avvenuto lo scorso mese di marzo e attribuito a un siluro
nordcoreano. Pyongyang, dal canto suo, ha chiesto formalmente a Seoul la possibilità
di effettuare verifiche e riscontri sui risultati dell’indagine condotta da una commissione
internazionale. Gli Stati Uniti, attraverso il segretario di Stato Clinton, che si
trova a Pechino, cercano l’appoggio della Cina per lavorare assieme sulla questione
nordcoreana. Domani, la Clinton, con una folta delegazione al seguito, parteciperà
a Pechino alla seconda edizione del vertice sul dialogo strategico ed economico fra
Stati Uniti e Cina. Washington – secondo le anticipazioni fornite dalla stessa Clinton
– chiederà regole trasparenti e garanzie di maggiore accesso per le imprese americane
al mercato cinese.
Afghanistan La Gran Bretagna non ha in programma
un calendario preciso per il ritiro dall’Afghanistan ma intende riportare a casa i
suoi soldati al più presto. La posizione di Londra è stata ribadita dai ministri britannici
degli Esteri e della Difesa che ieri hanno visitato le truppe di stanza nel Paese.
Dagli Stati Uniti il presidente Obama ha chiesto all’esercito Usa di proseguire la
lotta contro i terroristi afghani, ribadendo che la missione in Iraq terminerà entro
la prossima estate. Intanto, i Talebani hanno rivendicato il massiccio attacco alla
base militare internazionale di Kandahar, nel sud del Paese, che la scorsa notte ha
provocato almeno 4 feriti. 5 soldati dell’Isaf e un civile hanno invece perso la vita
in diversi episodi avvenuti nelle ultime 24 ore.
Iran L’Iran ha minacciato
di ritirarsi dall’accordo concluso giovedì scorso con Brasile e Turchia per lo scambio
di uranio all’estero se l’Occidente non accetterà l’intesa nella sua totalità. Ad
affermarlo è stato il presidente del Parlamento di Teheran, Larijani. L’intesa prevede
lo scambio in Turchia di 1.200 chili di uranio iraniano arricchito al 3,5 per cento
con 120 chili di combustibile arricchito al 20 per cento.
Francia-Medio
Oriente Il ministro degli Esteri francese Kouchner ha invitato Siria e Libano
a rispettare gli impegni di pace con Israele e a osservare in particolare la risoluzione
dell’Onu 1701 che ha messo fine al conflitto tra i miliziani di Hezbollah e lo Stato
ebraico nel 2006. Il capo della diplomazia parigina ha incontrato a Damasco il presidente
siriano al-Assad che ha lamentato i silenzio dell’Occidente sulle violazioni israeliane
in Medio Oriente
Israele Al via in Israele una grande esercitazione
per testare i sistemi di protezione civile in caso di attacchi. Le simulazioni, che
dureranno 5 giorni, prevedono assalti nelle retrovie, evacuazioni, distribuzioni di
maschere antigas e allestimenti di ospedali da campo. Immediata la reazione degli
Hezbollah libanesi che hanno annunciato la mobilitazione dei propri miliziani. Il
primo ministro israeliano Netanyahu ha spiegato che si tratta solo di un’esercitazione
di routine, prevista da tempo, comunque necessaria per le minacce “di missili e di
razzi” che incombono sul territorio israeliano da diverse direzioni.
Gaza A
Gaza miliziani armati hanno distrutto un grande campo estivo della sezione dell’Onu
che si occupa dei profughi palestinesi (Unrwa). Non è giunta alcuna rivendicazione
per l’attacco, condotto – secondo testimoni - da una decina di uomini a volto coperto
che hanno dato fuoco all’intero accampamento. La struttura, utilizzata anche da Hamas,
garantiva accoglienza ai bambini offrendo svago e pasti caldi.
Crisi in
Europa In Gran Bretagna sarà presentato domani il pacchetto di tagli da 6 miliardi
di sterline per far fronte alle necessità di bilancio. Il neo segretario di Stato
al Tesoro, Laws, ha spiegato che il Paese sta per entrare in un’era di austerità spiegando
che le misure verranno attuate progressivamente in modo da proteggere le fasce deboli
della popolazione e i servizi pubblici fondamentali. Sul versante spagnolo il premier
Zapatero ha garantito che il governo di Madrid non modificherà il piano di austerity
che prevede 15 miliardi di tagli alla spesa, malgrado lo sciopero generale minacciato
dai sindacati.
Italia Ricorre oggi il 18.mo anniversario della strage
di Capaci, in Sicilia, dove morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie e i tre
agenti della scorta. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – in una lettera
alla sorella del giudice scomparso - ha garantito il massimo sostegno alle indagini.
Il procuratore nazionale antimafia, Grasso, intervenendo al convegno nell’aula bunker
dell’Ucciardone, ha affermato che non solo la mafia aveva interesse a eliminare Falcone
e ha sottolineato la necessità di difendere l’indipendenza e l’autonomia della magistratura.
Il guardasigilli Alfano ha assicurato che il governo non metterà mai in discussione
questi principi precisando che la legge sulle intercettazioni – attualmente in fase
di definizione - non interviene sui reati di mafia.
Libia-Usa La
Libia ha ufficializzato l’accordo sugli scambi commerciali con gli Stati Uniti firmato
a Tripoli dal ministro libico per l’Industria e l’Economia, Sarkes, e dal rappresentante
americano per il Commercio con l’Europa e il Medio Oriente, Wilson. L’intesa – si
legge in un comunicato libico - incoraggerà le aziende dei due Paesi ad approfondire
le proprie relazioni decretando anche l’istituzione di un organo congiunto per regolare
gli investimenti. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 143 E'
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