Usa: i vescovi chiedono di migliorare la riforma sanitaria in difesa della vita
Il Congresso dovrebbe appoggiare un provvedimento bipartisan che possa rimediare agli
errori riguardanti aborto e obiezione di coscienza presenti nel Patient Protection
and Affordable Care Act (Ppaca), il testo di riforma sanitaria da poco approvato fra
molte difficoltà. È quanto, in sintesi, afferma il presidente della commissione episcopale
per le attività pro vita della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, il cardinale
arcivescovo di Galveston-Houston, Daniel DiNardo. La riforma, spiega il porporato,
rappresenta un importante passo avanti sulla strada verso la copertura sanitaria di
tutti gli americani ma è profondamente manchevole per quanto riguarda appunto il trattamento
dell'aborto, i diritti di obiezione di coscienza, e nei confronti degli immigrati.
Per questo i vescovi esortano i parlamentari ad appoggiare il testo di emendamento
presentato dal deputato repubblicano Joseph Pitts e dal deputato democratico Dan Lipinski
insieme con 91 altri membri della Camera dei rappresentanti. I presuli rendono noto
che «gli sforzi per assicurare che il sistema sanitario serva realmente la vita, la
salute e la coscienza di tutti», attraverso interventi legislativi, saranno al centro
della loro azione nei prossimi mesi. Il progetto H.R. 5111, sostenuto dalla Conferenza
episcopale, riprende alcuni elementi del progetto di riforma sanitaria che era stato
approvato dalla Camera dei rappresentanti nell'autunno scorso, prima dell'approvazione
del testo riunificato poi diventato legge il 22 marzo del 2010. Con questo testo,
spiega il cardinale DiNardo, il Ppaca si riallineerebbe con le politiche sull'aborto
e sulla tutela dell'obiezione di coscienza che hanno per lungo tempo ispirato molti
programmi federali. E allo stesso tempo si potrebbero affrontare le questioni relative
all'aborto e all'obiezione di coscienza senza che tali temi possano essere strumentalizzati
da chi si oppone alla riforma sanitaria, facendo perdere ciò che di buono esiste nella
legge. L'H.R. 511, in sostanza, farebbe in modo che i fondi a finanziamento del Ppaca
rientrino sotto la disciplina dell'Hyde amendment, il quale vieta l'utilizzo di fondi
federali per fini abortivi. Inoltre reintrodurrebbe il modello del Weldon amendment,
che vieta a istituzioni federali, statali o locali che ricevono fondi federali la
discriminazione nei confronti di chi fa obiezione di coscienza. Infine, introdurrebbe
alcuni aggiustamenti nel rapporto fra legislazioni statali e federali. I temi del
diritto alla vita e dei diritti della persona rimangono al centro dell'attenzione
della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, che ha annunciato anche il ritiro dei
propri rappresentanti dalla Leadership Conference on Civil and Human Rights, a causa
dell'indebita estensione del campo di intervento e dell'azione dell'organismo. Il
vescovo di Rockville Centre, William F. Murphy, presidente della commissione episcopale
Giustizia e pace, ha spiegato che l'appoggio dato dall'organismo alla nomina del giudice
Elena Kagan alla Corte Suprema degli Stati Uniti è il più recente esempio di come
«le preoccupazioni dei due organismi si siano diversificate negli ultimi anni». (R.P.)