2010-05-20 15:44:45

Repubblica Centrafricana: offensiva contro i guerriglieri del Lra


Nel sud-est della Repubblica Centroafricana è partita una vasta operazione militare per riportare la sicurezza nelle aree dove i guerriglieri ugandesi dell’Esercito di Resistenza del Signore (LRA) continuano a seminare morte e distruzione. La popolazione locale ripone molte speranze in questa mobilitazione, e non fa eccezione mons. Juan José Aguirre Muños, vescovo di Bangassou, che riferisce di aver visto transitare, diretti verso est, circa 600 militari centrafricani. “Secondo quanto ci è stato riferito – racconta il presule all'agenzia Fides -, anche il governo francese ha promesso l’invio di aiuti militari che giungeranno nella zona per via aerea”. Vi sono inoltre voci non confermate che anche il Ciad e il Sudan sono disposti ad inviare proprie truppe per combattere l’Lra”, dice ancora mons. Muños.“Le notizie che ho dall’est della diocesi sono ancora frammentarie; quel che è certo è che l’area è quasi isolata perché nessuno si avventura nelle strade dopo l’assalto al camion del Programma Alimentare Mondiale” aggiunge il presule. Nell’attacco al convoglio del Pam del 5 maggio scorso sono morti due operatori dell’organizzazione e altri due erano rimasti feriti. Secondo l’ Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) tra il 20 marzo e il 6 maggio l'Lra ha effettuato almeno 10 raid nella provincia di Haut-Mbonou, nella Repubblica Centrafricana meridionale, in particolare nei villaggi di Mboki, Agoumar, Guerekindo, Bouete, Kitessa e Miskine. Le vittime sono 36. Molte case sono state date alle fiamme e 10mila persone sono dovute fuggire. In 411 si sono rifugiati oltre confine nella Repubblica Democratica del Congo. Secondo l'agenzia dell’Onu i nuovi sfollati si trovano soprattutto nelle città di Bangassou, Rafai, Zemio e Mboki. L’Unhcr ricorda che l’Lra è presente pure nella Rdc e nel sud Sudan. Nella Rdc, l'ultimo attacco su larga scala da parte dell'Lra è avvenuto tra il 22 e il 26 febbraio a Kpanga, circa 60 km a nord di Niangara, nel distretto di Bas-Uele nella Provincia Orientale, nella parte orientale del Paese. L’Lra avrebbe ucciso almeno 100 tra uomini, donne e bambini. In Sudan gli attacchi si sono concentrati nelle regioni dell’Equatoria centrale e occidentale, al confine con Uganda, Rdc e Repubblica Centrafricana. Gli attacchi hanno anche costretto 20mila congolesi a cercare rifugio in Sudan e nella Repubblica Centrafricana. Secondo le stime dell’Onu in Sudan l'Lra avrebbe provocato la morte di 2.500 persone e il movimento forzato di altre 87.800, soprattutto in Equatoria centrale e occidentale. (M.G.)







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