Brasile: approvata la legge che impedisce ai condannati di candidarsi
Ieri sera il Senato brasiliano ha approvato all'unanimità il progetto "Scheda Pulita",
che impedisce di candidarsi alle persone condannate da un tribunale. Adesso la parola
passa al presidente Lula. Non c'è consenso, tuttavia, sulla attuazione della nuova
legge per le elezioni di quest’anno: il Tribunale Superiore Elettorale (Tse) a cui
è stato chiesto un parere a questo proposito, ancora tace. "Oggi è un giorno storico.
Io mi sento emozionato nel presiedere questa sessione" ha detto il deputato Marconi
Perillo, dopo una serie di interventi a favore del progetto e dopo aver annunciato
il risultato della votazione. Il disegno di legge, consegnato dal deputato Michel
Temer nel settembre dello scorso anno per iniziativa del Movimento contro la corruzione
elettorale (Mcce), è passato attraverso due emendamenti. In entrambi i casi, il Mcce
ritiene che il progetto sia stato migliorato, e rimane comunque come espressione della
volontà della società, manifestata nel milione e 600mila firme raccolte in tutto il
Paese. Oltre a queste, l'istituzione Avaaz ha raccolto quasi 2 milioni di adesioni
virtuali per l'iniziativa. La notizia dell’approvazione del disegno di legge, riferisce
l’agenzia Fides, viene resa pubblica anche dalla Conferenza episcopale del Brasile
che ha seguito la vicenda fin dall’inizio. Oltre all'approvazione presidenziale, un'altra
questione che deve essere affrontata è la validità della legge citata per queste elezioni.
Per il Mcce non è necessario il periodo di un anno prima delle elezioni perchè la
legge entri in vigore, tuttavia altre interpretazioni ritengono che la legge dovrebbe
essere attuata a partire dal 2012. La decisione spetta al Tribunale Superiore Elettorale.
(R.P.)