2010-05-19 15:29:36

La Merkel presenta il piano anticrisi: euro in difficoltà


“L'euro è in pericolo e se fallisce sarà un fallimento anche per l'Europa”. Suonano come un monito le parole del cancelliere tedesco, Angela Merkel, pronunciate questa mattina al Bundestag in vista del voto di venerdì prossimo sul pacchetto anticrisi europeo da 750 miliardi di euro. Intanto, la decisione di Berlino di vietare le vendite allo scoperto su alcune categorie di titoli affossa nuovamente le borse, mentre l’euro scivola sui nuovi minimi da 4 anni sul dollaro, arretrando sotto quota 1,22, per poi risalire a 1,23. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3  
Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, espone tutti i rischi legati alle conseguenze della crisi finanziaria che ha investito l'area euro per convincere il Bundestag a votare il piano europeo salva-Stati. La Merkel ha messo subito a fuoco il problema affermando che la crisi non è greca, ma è in gioco “l'Unione Europea che si trova ad affrontare la prova più difficile” dalla sua istituzione. Per fare breccia anche tra i parlamentari più renitenti, il cancelliere ha poi proposto di togliere in via temporanea il voto ai Paesi "notoriamente" in violazione delle regole sul deficit pubblico e di garantire un controllo europeo delle finanze dei membri della moneta unica. La Merkel ha quindi sottolineato l'esigenza per tutti i Paesi dell'area euro di “accelerare l'opera di consolidamento dei conti pubblici”, esortando in particolare Spagna e Portogallo a “prendere azioni decise per ridurre il deficit”. Da Berlino arriva inoltre la decisione di prolungare a tempo indeterminato il divieto sulle vendite allo scoperto che scommettono al ribasso sui titoli di Stato europei. La misura rimarrà in vigore finché non verrà raggiunto un accordo a livello europeo su questo tema, ha poi spiegato la Merkel. All’intervento del cancelliere tedesco ha fatto eco quello del commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn, a margine del dibattito all'europarlamento sulle misure per contrastare la crisi dell'euro. “Abbiamo bisogno di un meccanismo permanente per la gestione delle crisi per gli Stati dell'eurozona – ha spiegato Ren all’emiciclo di Strasburgo – e quello temporaneo deciso il 9 maggio è un passo deciso in questa direzione”. Intanto, la stretta decisa unilateralmente dalla Germania sulle vendite allo scoperto ha trascinato in campo negativo tutte le Borse del Vecchio continente, che a loro volto hanno portato l'euro ai minimi da quattro anni a questa parte.







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