Irlanda: i vescovi apprezzano i progressi nella tutela dei minori vittime di abusi
La Chiesa in Irlanda “continua a lavorare con coraggio e determinazione”: è quanto
sottolinea la Conferenza Episcopale Irlandese commentando la pubblicazione del secondo
rapporto annuale del “National Board for Safeguarding Children in the Catholic Church
in Ireland”. In base ai dati diffusi da questo organismo, voluto dai vescovi del Paese
per monitorare il turpe fenomeno degli abusi sui minori commessi all’interno delle
istituzioni religiose, sono circa 200 le nuove denunce rilevate tra il mese di aprile
2009 e il mese di marzo del 2010. Nella nota dei presuli irlandesi si rivolgono, in
particolare, parole di apprezzamento per “la dedizione e la professionalità” dimostrata
dai membri di questo organismo e si ricordano i progressi compiuti per la tutela dei
minori e la prevenzione dei rischi. Nel rapporto si ricorda poi che tutte le denunce
raccolte sono state inoltrate alle autorità civili. Nel dossier si sottolinea poi
che 83 dei presunti colpevoli sono deceduti. Tra i 114 presunti colpevoli in vita,
sono inoltre 35 quelli ridotti allo stato laicale o allontanati dagli ordini religiosi
di appartenenza. L’indagine – rende noto l’Osservatore Romano – sottolinea anche che
in tutte le parrocchie del Paese sono state prese in atto decise misure di prevenzione.
Tra queste assume particolare rilevanza l’istituzione dei cosiddetti “safeguarding
representatives”, i rappresentanti laici per la salvaguardia dei minori, ai quali
i fedeli possono rivolgersi in qualsiasi momento per le loro istanze. Attualmente
sono 2356 le persone incaricate di tale funzione. (A.L.)