2010-05-19 14:50:42

Giornate di cultura e spiritualità russa in Vaticano: sempre più vicini cattolici e ortodossi russi


Rafforzare il dialogo tra ortodossi e cattolici: lo scopo sotteso delle due Giornate di cultura e spiritualità russa in Vaticano, aperte oggi. A suggellare l’evento - domani pomeriggio nell’Aula Paolo VI alle 18 - sarà un Concerto dell’Orchestra nazionale russa di San Pietroburgo, offerto dal Patriarca di Mosca e di tutte le Russie al Papa. Stamane l’incontro tra il metropolita Hilarion Alfeev del Patriarcato di Mosca, il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e l’arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che ha ospitato la riunione conclusasi con una conferenza stampa. Il servizio di Roberta Gisotti.RealAudioMP3

Quando si parla di cultura non si può prescindere dalla dimensione spirituale, ha osservato mons. Ravasi, inquadrando le due Giornate, che cadono nell’anno centenario il prossimo dicembre della morte del grande scrittore russo Leone Tolstoj e che anticipano l’anno 2011 dedicato alla cultura russa in Italia. Giornate che segnano una nuova tappa nel cammino ecumenico, come ha puntualizzato il cardinale Kasper:
 
"Mi sembra che proprio questo dialogo culturale sia di particolare importanza e attualità, quando si parla di dialogo tra Oriente ed Occidente. E' stato già spesso detto e scritto che la triste millenaria separazione tra l'Oriente e l'Occidente non è causata solo da differenze teologiche, neppure solo da conflitti politici, ma soprattutto da un allontanamento, un estraniamento ed una alienazione culturale, che oggi, nel segno dell'integrazione tra Europa Orientale ed Occidentale, dobbiamo superare non nel senso di una livellazione, ma nel senso di un reciproco arricchimento, in una comunione senza fusione o assorbimento. Tale comunione non è una realtà a se stante, ma diventa una forte testimonianza comune della ricchezza della cultura europea e delle sue radici cristiane, oggi, purtroppo, spesso dimenticate oppure negate e rifiutate".
 
Il dialogo tra Chiese non si esaurisce al livello dei vertici ma si realizza pure tra persone comuni, ha aggiunto il metropolita Hilarion, citando i tanti matrimoni misti nel suo Paese tra cattolici e ortodossi e cosi anche i milioni di fedeli ortodossi di varie nazionalità presenti in Italia e in Europa. Da qui l’importanza di volgere lo sguardo al futuro pensando alle sfide comuni per cattolici e ortodossi chiamati a difendere i valori cristiani nella società, soprattutto nei Paesi maggiormente scristianizzati. E’ cresciuta infatti - ha sostenuto Hilarion - la coscienza tra cattolici e ortodossi di non essere in competizione ma alleati. La competizione del passato dovrebbe restare nel passato, così come le questioni teologiche irrisolte, sulle quali continueremo – ha assicurato il metropolita – a dialogare, ma il lavoro sarà ancora lungo, durerà molti anni e non possiamo compromettere la collaborazione su altri campi.

 
Ma a che punto siamo nel dialogo ecumenico, in vista di un possibile incontro tra il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie e il Papa? Sento che oggi sarebbe possibile, ha detto il metropolita Hilarion, esprimendo il desiderio che questo incontro storico, il primo tra i capi delle due Chiese, sia proprio tra Kirill e Benedetto XVI, la cui elezione è stata accolta - ha ricordato - con grande soddisfazione dalla Chiesa orodossa russa per la sue posizioni sulle questioni morali e l’impegno nella difesa dei valori cristiani tradizionali.

 
La prima Giornata prosegue nel pomeriggio con il simposio “Ortodossi e cattolici in Europa oggi. Le radici cristiane e il comune patrimonio culturale di Oriente e Occidente” ospitato nella parrocchia ortodossa russa di Santa Caterina.

 
Nella stessa chiesa domani, la Divina Liturgia aprirà la seconda Giornata, suggellata dal Concerto pomeridiano, nell’Aula Paolo VI, dell’Orchestra nazionale russa di San Pietroburgo, offerto dal Patriarca Kirill I a Benedetto XVI, che chiuderà l’evento artistico con il suo saluto.







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