I viaggi della fede e della speranza al centro del 13.mo Religion Today Filmfestival
E’ stata presentata in questi giorni a Roma la tredicesima edizione di "Religion Today
Filmfestival", la prima rassegna internazionale dedicata al cinema delle religioni.
L’iniziativa si svolgerà dall’8 al 21 ottobre prossimo ed il tema principale sarà
"Viaggi della fede. Viaggi della speranza". Ce ne parla Davide Dionisi:
Trento e
provincia, Roma, Bolzano, Bassano e Nomadelfia, con un’anteprima a Teggiano Policastro.
Sono queste le tappe dell’edizione numero tredici di Religion Today Filmfestival,
che vedrà protagonista il cinema delle religioni per una conoscenza reciproca tra
persone, popoli, fedi e culture. Pellegrinaggio e migrazioni sono i due argomenti
ai quali si ispireranno le pellicole, i cortometraggi i documentari e i reportage
televisivi. Sulla scelta dei temi e sul programma della manifestazione ascoltiamo
la direttrice del Festival, Katia Malatesta:
R.
– Già da molti anni, abbiamo cercato di sintetizzare la missione del nostro Festival
con il sottotitolo “Viaggio nelle differenze”, che rimanda proprio a questo tema antropologico
originario del viaggio. Viviamo oggi in un tempo in cui spostarsi è diventato facilissimo,
in cui in qualche modo anche l’altrove viene "venduto" last minute e in cui
siamo abituati a viaggiare senza però rinunciare a tutte le nostre comodità. Noi abbiamo
voluto tornare a riflettere sul viaggio come occasione di un incontro profondo con
l’altro, che ci spinga anche positivamente ad interrogarci su quelle che sono le nostre
posizioni e le nostre visioni del mondo. Abbiamo poi pensato di mettere in relazione
due modalità profondamente diverse del viaggiare: quella del pellegrino – che parte
mosso da una fame, diciamo, spirituale – e quella invece dei migranti, di coloro che
sono cioè spinti a muoversi dal bisogno, dalla necessità: parliamo di migrazioni forzate.
Ci siamo chiesti se vi possa essere un dialogo tra questi viaggiatori e quali siano
le risposte delle diverse religiose a queste due diverse modalità di viaggiare.
D.
- Siamo giunti alla tredicesima edizione di Religion Today Filmfestival. Quali sono
le novità di quest’anno?
R. – Quest’anno, abbiamo
deciso di puntare molto su un discorso di formazione del pubblico, di educazione all’immagine.
Come al solito cercheremo, quindi, di costruire un festival ricco, ricco anche di
incontri con ospiti internazionali. In più, vorremmo offrire agli interessati qualche
chiave di lettura per avvicinarsi ai nostri film, che vengono spesso da cinematografie
molto lontane e che richiedono – forse – qualche aggiustamento del nostro punto di
vista. Ci rendiamo conto sempre di più che in questa società, che siamo abituati a
chiamare "dell’immagine", in realtà soffriamo tutti di una carenza di strumenti che
ci aiutino a decifrare questo onnipresente linguaggio dell’audiovisivo.