2010-05-17 15:19:36

Rapporto Onu sulla biodiversità: stop alla perdita di specie animali e vegetali


Stop alla perdita del patrimonio natura, a rischio collasso: il nuovo appello arriva dal terzo Rapporto dell'Onu sulla biodiversità, che chiede azioni radicali ed immediate per la conservazione delle varietà di specie e sistemi naturali sul Pianeta, alla base della sopravvivenza umana. ''Abbiamo bisogno di una nuova prospettiva per la biodiversità, per un Pianeta in salute e un futuro sostenibile per il genere umano'', scrive il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, nella prefazione del rapporto, raccomandando di “combattere alla radice le cause della perdita di biodiversità”, a cui dare “la priorità assoluta in tutte le decisioni e in tutti i settori economici''. Lo studio dell’Onu disegna un quadro scoraggiante: tra il 1970 e il 2006 la popolazione animale è diminuita del 31%, i coralli del 38% e le mangrovie del 19%. Nella lista rossa compilata dall'Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), a rischio estinzione risulta oggi il 21% dei mammiferi, il 30% degli anfibi, il 12% degli uccelli e il 27% dei coralli. ''A dispetto dell'impegno formale assunto dai Governi a difesa di questo patrimonio, - afferma Ashok Khosla, presidente dell'Iucn - molto poco nelle loro politiche, budget o negli indicatori del benessere economico e sociale, riflette questa fondamentale importanza. La maggior parte dell'azione attuale per conservare la biodiversità deve essere assunta da agricoltori, industriali e cittadini. Ma se i Governi non riterranno una grande priorità quella di salvare questa risorsa critica, verrà inesorabilmente perduta e con lei la speranza di un futuro migliore per tutti''. Il rapporto sarà posto, a settembre, all’esame dell'Assemblea generale dell'Onu a New York. Intanto in Italia si terrà, dal 20 al 22 maggio a Roma, la prima Conferenza nazionale per la biodiversità, ospitata all'Università La Sapienza.(R.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.