2010-05-17 15:25:15

L’arcivescovo di Bangkok: spezzare la catena delle violenze


“Dobbiamo spezzare questa catena di violenze e ricostruire tutti insieme un’atmosfera di pace”. È l’appello lanciato da mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, arcivescovo di Bangkok. Mons. Kovithavanij ricorda la “road map” per la pace e la riconciliazione in cinque punti proposta dal governo, sottolineando che “tutta l’opinione pubblica era favorevole a questa via di uscita”. L’arcivescovo di Bangkok spiega poi ad AsiaNews che l’escalation di violenze degli ultimi giorni “proviene da una frangia delle ‘camicie rosse’ vicine al generale Khattiya Sawasdipol”, conosciuto come Seh Daeng, morto questa mattina in ospedale. “Vi è una parte dei manifestanti – aggiunge l’arcivescovo di Bangkok – che vuole la violenza e non ha interesse a negoziare con il governo”. L’esercito ha intimato ai manifestanti di abbandonare l’area occupata nel distretto commerciale della capitale. Stamani è scaduto l’ultimatum e i militari si preparano “alla resa dei conti”. Attraverso megafoni, appelli tv e messaggi sms sui telefoni cellulari l’esecutivo ha avvertito i dimostranti che “devono lasciare la zona”. Un appello rilanciato da mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, che chiede alla gente di “tornare a casa, perché la protesta si è spinta troppo oltre”. Fonti di AsiaNews nella capitale sottolineano, infine, che alla base della crisi politica vi sono “profondi squilibri sociali” che hanno causato “enormi differenze fra le masse povere e l’elite economica e finanziaria concentrata nella capitale”. Secondo fonti locali, “la casa reale e i militari sostengono l’attuale governo, che ha preso poche iniziative concrete per migliorare la situazione delle aree agricole”. (A.L.)







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