2010-05-17 15:22:44

Incontro europeo a Firenze contro l'esclusione


Povertà ed esclusione sociale colpiscono, ormai, un cittadino su quattro dell’Unione europea. Questo vuol dire che il 24 per cento degli europei non ha condizioni di vita accettabili, un lavoro certo, un alloggio dignitoso, è privato del diritto all'assistenza sanitaria e all'apprendimento, impedito all'accesso alla cultura e allo sport. Da qui la riunione a Firenze, dal 20 al 22 maggio, convocata dal Comitato economico e sociale europeo (Cese), che riunisce a Bruxelles i rappresentanti dei 27 Stati membri, per dialogare con le istituzioni europee e i governi nazionali allo scopo di rilanciare il ruolo dell'educazione nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale. All'iniziativa, organizzata in collaborazione con la Regione Toscana, aderiscono l'Istituto degli Innocenti, la Provincia e il Comune fiorentini e Europe direct Firenze. Si tratta, ha spiegato il presidente del Cese, Mario Sepi, di compiere a Firenze “il primo passo verso una nuova legislazione europea di inclusione basata sullo strumento fondamentale dell'educazione”, proponendo al presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, che parteciperà alla sessione conclusiva, la redazione di un libro verde sulla materia. Secondo il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, “alla luce della grave crisi economica e della debolezza manifestata anche di recente dal governo europeo, è indispensabile che l'Ue affronti da subito le scandalose disuguaglianze sociali persistenti in Europa e la strada maestra è quella indicata dal Comitato economico e sociale”. Oltre a Barroso, parteciperanno alla Biennale di Firenze tre ministri all'istruzione: l'italiana Mariastella Gelmini, la greca Anna Diamantopoulou e la belga Marie-Dominique Simonet. Interverranno anche il ministro spagnolo per le pari opportunità, Bibiana Aido Almagro, due vicepresidenti dell'europarlamento, Gianni Pittella e Isabelle Durant, il membro del Gruppo di riflessione del Consiglio europeo sull'Europa all'orizzonte del 2030, Mario Monti, e il già Alto commissario francese alla solidarietà attiva contro la povertà, Martin Hirsch. (R.G.)







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