Il presidente dei vescovi peruviani: la lotta contro la corruzione è una priorità
“La lotta contro la corruzione è ormai un’urgenza nazionale e, al tempo stesso, un
imperativo urgente che i dirigenti più alti del governo devono assumere come compito
istituzionale”. Così ieri l’arcivescovo di Trujillo, mons. Héctor Miguel Cabrejos
Vidarte, presidente della Conferenza episcopale del Perù ha voluto ribadire quanto
i vescovi peruviani da molto tempo hanno già chiesto. “Ci domandiamo - ha detto il
presule - quale è l’organismo che ha assunto la responsabilità della lotta anticorruzione
dopo che è stato disattivato l’Ufficio nazionale contro la corruzione e se è stato
rinforzato”. “Nelle ultime settimane - prosegue la nota dell’arcivescovo - tutti siamo
stati testimoni di scandali di corruzione che riguardano sia le istituzioni pubbliche
sia quelle private. La società ha chiesto di mettere fine a questo grave problema
che ci colpisce come comunità”. Ma in molti casi “i discorsi non sono diventati realtà”.
Per questa ragione, osserva il presule, rinnoviamo come conferenza episcopale “il
nostro appello, la nostra invocazione, in favore di un’etica pubblica” così come l’invito
a “recuperare i valori profondi con quali si devono governare tutte le istituzioni
del Paese”. Mons. Cabrejos Vidarte ricorda inoltre che “l’uso illegale delle risorse
dello Stato e l’utilizzo dei poteri pubblici a beneficio di chi esercita un’autorità
politica, e non al servizio delle persone, comporta un grave danno per l’intero popolo,
ma soprattutto per i più bisognosi”. Secondo il presule questi settori, per colpa
della corruzione, “perdono e vedono diminuire il loro accesso alla salute, agli alloggi,
all’educazione”. “Si erode la legittimità delle istituzioni, si favoriscono gli abusi
di poteri” e tutto ciò “offende la dignità della persona umana e indebolisce la governabilità
democratica del Paese”. Il presule riconosce inoltre che non è facile combattere la
corruzione poiché agisce come una metastasi. Diminuisce da una parte ma aumenta in
un’altra. Ad ogni modo, ricorda mons. Cabrejos Vidarte, va sempre “denunciata anche
se occorre coraggio”. “La corruzione, conclude, va sradicata con la volontà tenace
delle autorità, con la collaborazione generosa di tutti i peruviani”. “Tutti devono
essere sostenuti da una forte coscienza morale, che non deve perdere mai di vista
il bene comune, specialmente dei più bisognosi”. (A cura di Luis Badilla)