2010-05-16 15:31:20

In Piazza San Pietro, la preghiera guidata dal cardinale Bagnasco per il Papa e le vittime degli abusi


Prima del Regina Caeli, tantissimi fedeli provenienti da tutta Italia si sono raccolti in Piazza San Pietro per esprimere vicinanza a Benedetto XVI, ma anche per pregare per le vittime degli abusi. Il momento di preghiera, promosso dalla Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali, è stato guidato dal cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, presidente della Cei. Il servizio di Cecilia Seppia: RealAudioMP3

Una piazza gioiosa, serena, quella di oggi, unita nella diversità, davanti a Benedetto XVI per dimostrargli solidarietà, affetto e amicizia, ma anche per condividere il dolore che in questi ultimi mesi ha scosso la Chiesa. Assiepati fin dalle prime ore del mattino per non perdersi un posto nell’abbraccio del colonnato di San Pietro, i fedeli, provenienti da tutta Italia hanno voluto essere qui per ribadire la propria fede, consapevoli che proprio nel momento della prova il popolo di Dio si stringe, senza esitare, attorno al suo Pastore. La preghiera della piazza è dunque unanime: sostenere il Papa nel suo impegnativo ministero, esprimendogli affetto e gratitudine per la sua passione per Cristo e per l’umanità intera, ma anche ribadire la vicinanza a tutte le vittime degli abusi.

 
“La nostra preghiera è il modo privilegiato per rendere efficace e visibile la vicinanza di tutta la Chiesa al Santo Padre e a chi ha sofferto a causa di coloro che avrebbero dovuto essere immagine di Cristo buon pastore”.

 
Intenso anche il momento di preghiera presieduto dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, cha ha invocato "Misericordia, perdono per i peccati, purificazione e forza per tutta la Chiesa".

 
“Dio onnipotente ed eterno, conforto degli afflitti, sostegno dei tribolati, ascolta il grido di coloro che sono nel dolore perché trovino giustizia e conforto, così che partecipando alla vita della tua Chiesa, purificata dalla penitenza, possano riscoprire l’infinito amore di Cristo tuo Figlio”.

 
Poi la lettura dell’omelia di Benedetto XVI alla Santa Messa per l’inizio del Ministero Petrino, in cui già riecheggiano le parole perdono, amore, servizio: “Pascere il gregge - diceva allora il Pontefice - vuol dire amare e amare vuol dire essere pronti a soffrire, pregate per me – chiedeva - perché io impari sempre di più ad amare voi tutti”.

 
Quindi le preghiere dei fedeli, per le vittime degli abusi, per le loro famiglie e per ogni sacerdote che ogni giorno svolge il proprio ministero nel silenzio, con umiltà e donazione. Infine, l’invocazione dello Spirito Santo su tutta la Chiesa e l’esortazione, attraverso la preghiera alla Vergine, a riscoprirsi popolo di Dio, a ritrovare vigore, a testimoniare con forza l’annuncio del Vangelo sotto la guida del suo amato Pastore.







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