In Piazza San Pietro, la preghiera guidata dal cardinale Bagnasco per il Papa e le
vittime degli abusi
Prima del Regina Caeli, tantissimi fedeli provenienti da tutta Italia si sono raccolti
in Piazza San Pietro per esprimere vicinanza a Benedetto XVI, ma anche per pregare
per le vittime degli abusi. Il momento di preghiera, promosso dalla Consulta Nazionale
delle Aggregazioni Laicali, è stato guidato dal cardinale arcivescovo di Genova, Angelo
Bagnasco, presidente della Cei. Il servizio di Cecilia Seppia:
Una piazza
gioiosa, serena, quella di oggi, unita nella diversità, davanti a Benedetto XVI per
dimostrargli solidarietà, affetto e amicizia, ma anche per condividere il dolore che
in questi ultimi mesi ha scosso la Chiesa. Assiepati fin dalle prime ore del mattino
per non perdersi un posto nell’abbraccio del colonnato di San Pietro, i fedeli, provenienti
da tutta Italia hanno voluto essere qui per ribadire la propria fede, consapevoli
che proprio nel momento della prova il popolo di Dio si stringe, senza esitare, attorno
al suo Pastore. La preghiera della piazza è dunque unanime: sostenere il Papa nel
suo impegnativo ministero, esprimendogli affetto e gratitudine per la sua passione
per Cristo e per l’umanità intera, ma anche ribadire la vicinanza a tutte le vittime
degli abusi.
“La nostra preghiera è il modo privilegiato
per rendere efficace e visibile la vicinanza di tutta la Chiesa al Santo Padre e a
chi ha sofferto a causa di coloro che avrebbero dovuto essere immagine di Cristo buon
pastore”.
Intenso anche il momento di preghiera presieduto
dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, cha ha invocato
"Misericordia, perdono per i peccati, purificazione e forza per tutta la Chiesa".
“Dio
onnipotente ed eterno, conforto degli afflitti, sostegno dei tribolati, ascolta il
grido di coloro che sono nel dolore perché trovino giustizia e conforto, così che
partecipando alla vita della tua Chiesa, purificata dalla penitenza, possano riscoprire
l’infinito amore di Cristo tuo Figlio”.
Poi la lettura
dell’omelia di Benedetto XVI alla Santa Messa per l’inizio del Ministero Petrino,
in cui già riecheggiano le parole perdono, amore, servizio: “Pascere il gregge - diceva
allora il Pontefice - vuol dire amare e amare vuol dire essere pronti a soffrire,
pregate per me – chiedeva - perché io impari sempre di più ad amare voi tutti”.
Quindi
le preghiere dei fedeli, per le vittime degli abusi, per le loro famiglie e per ogni
sacerdote che ogni giorno svolge il proprio ministero nel silenzio, con umiltà e donazione.
Infine, l’invocazione dello Spirito Santo su tutta la Chiesa e l’esortazione, attraverso
la preghiera alla Vergine, a riscoprirsi popolo di Dio, a ritrovare vigore, a testimoniare
con forza l’annuncio del Vangelo sotto la guida del suo amato Pastore.