Le aggregazioni laicali in Piazza San Pietro per la giornata di solidarietà con il
Papa
Domani si svolgerà in Piazza San Pietro la giornata di solidarietà con il Papa, promossa
dalla Cnal, la Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali. Ci sarà anche il presidente
della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, che alle 11.00
presiederà una liturgia della Parola, che precederà il Regina Caeli di Benedetto XVI.
Sono attese migliaia di persone che si stringeranno attorno al Vicario di Cristo per
esprimergli affetto e sostegno. Fabio Colagrande ha intervistato la promotrice
dell’iniziativa, Paola Dal Toso, segretaria generale della Cnal:
R. – Questa
è un’iniziativa che parte proprio dalla base, cioè proprio dalle associazioni, dalle
aggregazioni, alle quali poi si sono unite alcune che non fanno parte della Cnal.
Ma di sicuro ci sono anche moltissime parrocchie, scuole cattoliche, ci sono le famiglie
e tutta quella realtà di laici, che anche spontaneamente, sicuramente, saranno presenti,
perché sensibili e perché vogliono condividere. Va detto che comunque ci sono moltissimi
che probabilmente non sono in grado di partecipare. Questa è un’iniziativa straordinaria,
maturata circa un mese fa e quindi sicuramente parteciperanno anche a livello locale,
là dove si trovano. So di alcune parrocchie, di alcune diocesi che già hanno avviato
momenti di preghiera, di digiuno, dei segni forti di spiritualità e che domani prevedono
di unirsi, anche se non in Piazza San Pietro, spiritualmente, a questo momento di
preghiera.
D. – Signora Dal Toso, da una parte gli
attacchi mediatici, dall’altra però le sofferenze della Chiesa, legate anche agli
abusi sessuali commessi da alcuni sacerdoti. Il Papa andando verso il Portogallo,
pochi giorni fa, ha detto: “Queste sofferenze vengono proprio dall’interno della Chiesa,
dal peccato che esiste nella Chiesa”. Pregherete per questo?
R.
– Pregheremo sicuramente per tutte le vittime. Questo lo ricordiamo. E’ subito emerso
questo bisogno, nel momento in cui abbiamo cominciato a pensare anche a questo tipo
d’iniziativa. Così come vogliamo anche ricordare il tanto bene che non fa rumore,
che viene compiuto da tanti sacerdoti, dove si trovano, nell’anonimato, il tanto bene
che realizzano e che non fa certamente pubblicità.
D.
– Proprio in Portogallo il Papa parlava dei movimenti e delle nuove comunità ecclesiali
come davvero il segno di una nuova primavera nella Chiesa, una Chiesa che ad alcuni
sembra affaticata - si parla di “inverno della Chiesa” – e poi manifestazioni come
queste invece fanno capire che, come diceva il Papa qualche anno fa, la Chiesa è viva,
è giovane, è forte…
R. – I gruppi, le associazioni,
le aggregazioni, i movimenti sono espressione di questa vivacità e di un popolo che
comunque lavora nel silenzio, svolge una attività di volontariato, si ritrova partecipe
e figlia di un Padre. E vuole riconoscere anche il dono del Papa in questo momento
che noi abbiamo e che sicuramente ci è di guida preziosa e nello stesso tempo è un
grande dono per tutti noi. Indubbiamente, questo momento è espressione anche di una
vivacità di aggregazioni che ora si manifesta così, ma che di fatto è presente nella
vita quotidiana. Là dove non c’è clamore non si sale agli onori della cronaca, ma
si è vivi, presenti, attivi nel territorio, dove si è chiamati a svolgere il proprio
servizio. (Montaggio a cura di Maria Brigini)