Mons. Sabbah: i cristiani del Medio Oriente devono essere pronti a dare la vita
Santità e martirio: su queste parole si è incentrato il discorso del Patriarca emerito
dei Latini, mons. Michel Sabbah, all’apertura del mese dell’Oriente cristiano, all’università
di Saint Joseph in Libano. Il Patriarca ha affermato che ciò di cui hanno bisogno
le Chiese del Medio Oriente sono santi e martiri. I cristiani – ha detto – devono
aspirare alla santità ed essere pronti anche al martirio, “dopo aver fatto tutto quello
che è umanamente possibile”. Il Patriarca, riferisce AsiaNews, si è poi soffermato
sul tema scelto per l’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi “La Chiesa del Medio
Oriente, comunione e testimonianza”, in programma nel prossimo mese di ottobre in
Vaticano. “Il futuro dei cristiani nella nostra regione – ha spiegato – è condizionato
da fattori interni, politici e sociali nei quali la religione esercita una propria
influenza”. Un altro elemento, ha detto mons. Sabbah, è rappresentato dalla politica
internazionale, “che non tiene in alcun conto i cristiani nei progetti elaborati per
la regione”. Il mondo arabo – ha sottolineato infine il Patriarca emerito – è nato
all’indomani della Prima Guerra Mondiale con la dissoluzione dell’Impero ottomano.
La questione delle Chiese d’Oriente, che emerge oggi, risale proprio a quel periodo.
Il futuro della Chiesa in Medio Oriente, ha concluso, è inscritto in uno spazio compreso
fra l’islamismo e il confronto con l’Occidente. (A.L.)