L'Atto di affidamento dei sacerdoti al Cuore Immacolato di Maria
Nella Chiesa della Santissima Trinità il Papa ha pronunciato un “Atto di affidamento
e consacrazione dei sacerdoti al Cuore Immacolato di Maria”. La Chiesa – ha detto
– possa “essere rinnovata da santi sacerdoti”. Ha chiesto a Maria l’aiuto “a non venir
mai meno a questa sublime vocazione, a non cedere” agli “egoismi, alle lusinghe del
mondo ed alle suggestioni del Maligno”.
“Madre della Chiesa, noi, sacerdoti,
vogliamo essere pastori che non pascolano se stessi, ma si donano a Dio per i fratelli,
trovando in questo la loro felicità”. “Guidati da te, vogliamo essere Apostoli della
Divina Misericordia”. Quindi ha concluso: “La tua presenza faccia rifiorire il deserto
delle nostre solitudini e brillare il sole sulle nostre oscurità, faccia tornare la
calma dopo la tempesta, affinché ogni uomo veda la salvezza del Signore, che ha il
nome e il volto di Gesù, riflesso nei nostri cuori, per sempre uniti al tuo! Così
sia!”. Ecco il testo dell’Atto di affidamento:
Madre
Immacolata,
in questo luogo di grazia,
convocati
dall'amore del Figlio tuo Gesù,
Sommo ed Eterno Sacerdote, noi,
figli
nel Figlio e suoi sacerdoti,
ci consacriamo al tuo Cuore materno,
per
compiere con fedeltà la Volontà del Padre.
Siamo
consapevoli che, senza Gesù,
non possiamo fare nulla di buono
(cfr Gv 15,5)
e che, solo per Lui, con Lui ed in Lui,
saremo
per il mondo
strumenti di salvezza.
Sposa
dello Spirito Santo,
ottienici l'inestimabile dono
della
trasformazione in Cristo.
Per la stessa potenza dello Spirito
che,
estendendo su di Te la sua ombra,
ti
rese Madre del Salvatore,
aiutaci affinché Cristo, tuo Figlio,
nasca
anche in noi.
Possa così la Chiesa
essere
rinnovata da santi sacerdoti,
trasfigurati dalla grazia di Colui
che
fa nuove tutte le cose.
Madre di Misericordia,
è
stato il tuo Figlio Gesù che ci ha chiamati
a diventare come
Lui:
luce del mondo e sale della terra
(cfr
Mt 5, 13-14).
Aiutaci,
con
la tua potente intercessione,
a non venir mai meno a questa sublime
vocazione,
a non cedere ai nostri egoismi,
alle
lusinghe del mondo
ed alle suggestioni del Maligno.
Preservaci
con la tua purezza,
custodiscici con la tua umiltà
e
avvolgici col tuo amore materno,
che si riflette in tante anime
a
te consacrate
diventate per noi
autentiche
madri spirituali.
Madre della Chiesa,
noi,
sacerdoti,
vogliamo essere pastori
che non
pascolano se stessi,
ma si donano a Dio per i fratelli,
trovando
in questo la loro felicità.
Non solo a parole, ma con la vita,
vogliamo
ripetere umilmente,
giorno per giorno,
il
nostro "eccomi".
Guidati da te,
vogliamo
essere Apostoli
della Divina Misericordia,
lieti
di celebrare ogni giorno
il Santo Sacrificio dell'Altare
e
di offrire a quanti ce lo chiedono
il sacramento della Riconciliazione.
Avvocata
e Mediatrice della grazia,
tu che sei tutta immersa
nell'unica
mediazione universale di Cristo,
invoca da Dio, per noi,
un
cuore completamente rinnovato,
che ami Dio con tutte le proprie
forze
e serva l'umanità come hai fatto tu.
Ripeti
al Signore
l'efficace tua parola:
"non hanno
più vino" (Gv 2,3),
affinché il Padre e il Figlio riversino su
di noi,
come in una nuova effusione,
lo
Spirito Santo.
Pieno di stupore e di gratitudine
per
la tua continua presenza in mezzo a noi,
a nome di tutti i sacerdoti,
anch'io
voglio esclamare:
"a che cosa devo che la Madre del mio Signore
venga
a me?" (Lc 1,43)
Madre nostra da sempre,
non
ti stancare di "visitarci",
di consolarci, di sostenerci.
Vieni
in nostro soccorso
e liberaci da ogni pericolo
che
incombe su di noi.
Con questo atto di affidamento e di consacrazione,