La preghiera del Papa alla Madonna di Fatima: "tutti affido e consacro a te"
“Eccomi come un figlio che viene a visitare sua Madre e lo fa in compagnia di una
moltitudine di fratelli e sorelle” per “presentare al tuo Cuore Immacolato le gioie
e le speranze nonché i problemi e le sofferenze di ognuno di questi tuoi figli e figlie”:
sono queste alcune parole della preghiera di affidamento elevata dal Papa a Maria
nella Cappella delle Apparizioni presso il Santuario di Nostra Signora di Fatima.
Benedetto XVI si è raccolto in ginocchio davanti all’immagine della Madonna e ha offerto
una Rosa d’Oro alla Vergine. Ha ricordato il grazie di Giovanni Paolo II alla Madonna
di Fatima, “quella mano invisibile”, per averlo salvato dall’attentato del 13 maggio
1981. Quindi ha ringraziato “anche tutti coloro che, ogni giorno, pregano per il Successore
di Pietro e per le sue intenzioni affinché il Papa sia forte nella fede, audace nella
speranza e zelante nell’amore”. Ecco il testo della preghiera del Papa alla Madonna
di Fatima:
Santo Padre:
Signora Nostra
e
Madre di tutti gli uomini e le donne,
eccomi come un figlio
che
viene a visitare sua Madre
e lo fa in compagnia
di
una moltitudine di fratelli e sorelle.
Come successore di Pietro,
a
cui fu affidata la missione
di presiedere al servizio
della
carità nella Chiesa di Cristo
e di confermare tutti nella fede
e
nella speranza,
voglio presentare al tuo
Cuore
Immacolato
le gioie e le speranze
nonché
i problemi e le sofferenze
di ognuno di questi tuoi figli e figlie
che
si trovano nella Cova di Iria
oppure ci accompagnano da lontano.
Madre
amabilissima,
tu conosci ciascuno per il suo nome,
con
il suo volto e la sua storia,
e a tutti vuoi bene
con
la benevolenza materna
che sgorga dal cuore stesso di Dio Amore.
Tutti
affido e consacro a te,
Maria Santissima,
Madre
di Dio e nostra Madre.
Cantori e assemblea:
Noi
ti cantiamo e acclamiamo, Maria
Santo Padre:
Il
Venerabile Papa Giovanni Paolo II,
che ti ha visitato per tre
volte, qui a Fatima,
e ha ringraziato quella «mano invisibile»
che
lo ha liberato dalla morte
nell’attentato del tredici maggio,
in
Piazza San Pietro, quasi trenta anni fa,
ha voluto offrire al
Santuario di Fatima
un proiettile che lo ha ferito gravemente
e
fu posto nella tua corona di Regina della Pace.
È di profonda
consolazione
sapere che tu sei coronata
non
soltanto con l’argento
e l’oro delle nostre gioie e speranze,
ma
anche con il «proiettile»
delle nostre preoccupazioni e sofferenze.
Ringrazio,
Madre diletta,
le preghiere e i sacrifici
che
i Pastorelli
di Fatima facevano per il Papa,
condotti
dai sentimenti
che tu hai ispirato loro nelle apparizioni.
Ringrazio
anche tutti coloro che,
ogni giorno,
pregano
per il Successore di Pietro
e per le sue intenzioni
affinché
il Papa sia forte nella fede,
audace nella speranza e zelante
nell’amore.
Cantori e assemblea:
Noi ti cantiamo
e acclamiamo, Maria
Santo Padre:
Madre
diletta di tutti noi,
consegno qui nel tuo Santuario di Fatima,
la
Rosa d’Oro
che ho portato da Roma,
come
omaggio di gratitudine del Papa
per le meraviglie che l’Onnipotente
ha
compiuto per mezzo di te
nei cuori di tanti che vengono pellegrini
a
questa tua casa materna.
Sono sicuro
che i Pastorelli di Fatima
i Beati Francesco e Giacinta
e
la Serva di Dio Lucia di Gesù
ci accompagnano in quest’ora di
supplica e di giubilo.