Rapporto Onu sulla biodiversità: difficoltà in molti ecosistemi
Non è stato centrato in questi ultimi anni l’obiettivo di ridurre in modo netto la
perdita di biodiversità entro il 2010. Le attuali tendenze ci avvicinano sempre di
più alla riduzione della “capacità degli ecosistemi di fornire servizi essenziali''
al benessere dell'umanità. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto dell’Onu sulla biodiversità.
L’umanità – ha affermato Achim Steiner, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni
Unite per l'Ambiente – si è fabbricata l’illusione che la biodiversità non
sia imprescindibile o che sia in qualche modo periferica al nostro mondo. “La verità
– ha aggiunto – è che ne abbiamo bisogno più che mai in un pianeta abitato
da sei miliardi di persone, che si avviano a diventare nove miliardi nel 2050”. Sulla
base di un progetto internazionale noto come "The Economics of Ecosystems and Biodiversity"
(Teeb), che tenta di individuare un prezzo per i servizi forniti dalla biodiversità,
il rapporto sottolinea che la diminuzione dei pesci che vivono nei nostri oceani,
la deforestazione e l'erosione del suolo, per esempio, hanno tutti impatti economici
negativi. Il Rapporto sostiene anche che molti ecosistemi stanno arrivando al "punto
di non ritorno". Destano grande preoccupazione, in particolare, il degrado di vaste
zone di foresta amazzonica, la modifica dell'habitat di molti laghi di acqua dolce
e il collasso di vari ecosistemi nelle barriere coralline. Lo studio dell’Onu ricorda
anche cinque tendenze che alimentano la perdita di biodiversità: "la modifica degli
habitat, lo sfruttamento eccessivo delle risorse, l'inquinamento, le specie esotiche
invasive e il cambiamento climatico". Secondo le Nazioni Unite, è necessaria un’azione
urgente per ''ridurre l'inquinamento e pratiche di pesca che indeboliscono le barriere
coralline”. Anche la soppressione di sovvenzioni è definito dall’Onu un passo importante
da compiere. Il Rapporto sarà prese in esame da una sessione straordinaria dell'Assemblea
generale delle Nazioni Unite il prossimo 22 settembre. (A.L.)