2010-05-11 16:07:12

Fmi: l'Europa sta uscendo dalla recessione


In Europa sta prendendo forma una ripresa moderata e disomogenea: in Italia, l'uscita dalla recessione sarà più lenta. E' quanto afferma il Fondo monetario internazionale (Fmi). Intanto, dopo il piano varato due giorni da Unione Europea (Ue) e Fmi, il commissario agli Affari monetari, Olli Rehn, annuncia che domani a Bruxelles, Spagna e Portogallo presenteranno i loro piani di aggiustamento, sottolineando che altri Paesi hanno bisogno di prendere nuove misure. Dell’Italia sottolinea il “debito pubblico molto elevato, la cui dinamica va messa sotto controllo”. Da parte sua, il Fmi afferma che “c'è bisogno di coordinamento” nell'attuazione delle exit strategy dalla crisi, soprattutto nell'area euro, all'interno della quale il Patto di stabilità e crescita può essere di aiuto in questo senso. In sostanza il Fmi raccomanda “un sostanziale rafforzamento della disciplina di bilancio nei tempi buoni, l'introduzione di procedure per la gestione delle crisi” e chiede nel medio termine ampi interventi di risanamento del debito pubblico in molti Paesi europei. Il Fmi sottolinea che nel breve termine stabilizzare il debito pubblico non è né consigliabile né desiderabile, dato il rischio di scivolare nuovamente in recessione e la portata dei necessari aggiustamenti.

Dati Ocse: salari in Italia più bassi di Grecia, Irlanda e Spagna
I salari netti italiani sono mediamente inferiori non solo a quelli di Paesi come Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito, ma anche agli stipendi di altri Paesi europei che sembrerebbero in maggiori difficoltà economiche, come Grecia, Irlanda e Spagna. È quanto risulta dal Rapporto Ocse 'Taxing Wages', prendendo in considerazione la tabella sul salario medio di un singolo senza carichi di famiglia (calcolata in dollari e a parità di potere d'acquisto). I salari italiani risultano però più generosi rispetto a quelli dei portoghesi, polacchi, ungheresi. In coda alla classifica i messicani.

Nube islandese: chiusi 5 aeroporti nelle isole Canarie e in Marocco
I voli di oggi nello spazio aereo europeo saranno circa 29 mila, ossia nella norma per questo periodo dell'anno. Tuttavia, zone a forte concentrazione di ceneri provenienti dal vulcano islandese si situano questa mattina nel sud e nel centro della Spagna e in Portogallo, comprese le isole Canarie e Madera. Per quanto riguarda invece le presenza di ceneri ad alta altitudine, la concentrazione nel mezzo dell'Atlantico tende a disperdersi e quindi si prevede una situazione meno difficile per i voli transatlantici. Attualmente tutti gli aeroporti sulle isole Canarie, tranne Las Palmas, sono chiusi così come cinque aeroporti del Marocco.







All the contents on this site are copyrighted ©.