Pakistan, si chiude l’Anno Sacerdotale a Lahore. Le speranze della Chiesa locale
Gratitudine ai missionari che hanno proclamato il Vangelo in Punjab e sguardo di speranza
verso il futuro per i sacerdoti del Pakistan, chiamati a testimoniare in mezzo alle
sfide del terrorismo, dell’integralismo, della povertà: sono i contenuti dell’intervento
di mons. Lawrence John Saldanha, arcivescovo di Lahore, nella Messa di chiusura dell’Anno
Sacerdotale, tenutasi nei giorni scorsi nella cattedrale del Sacro Cuore a Lahore.
Vi hanno partecipato centinaia di sacerdoti e religiosi, che hanno ringraziato il
Signore “per il dono della vocazione e del sacerdozio ministeriale”. Guardando il
passato – ha detto il presule, le cui parole sono state riprese dalla Fides – ricordiamo
San Giovanni Maria Vianney, “modello per ogni sacerdote, che ha trascorso tutta la
sua vita amministrando i Sacramenti”. Oggi – ha aggiunto – “affrontiamo i problemi
del terrorismo e dell’odio”. “Chiediamo a Dio la sua grazia speciale per poter continuare
a dare speranza al nostro popolo, per aiutare i credenti a restare fedeli a Gesù Cristo,
che ci invita a rimanere in Lui, promettendoci la sua benedizione”. L’arcivescovo
di Lahore ha sottolineato infine l’importanza della preghiera e di coltivare rapporti
fraterni fra sacerdoti, invitando tutti a “lavorare con attenzione e dedizione per
la formazione dei seminaristi, che sono il futuro della nostra Chiesa”. (A.L.)