2010-05-08 15:09:55

Iraq: gli studenti cristiani chiedono sicurezza e giustizia dopo la strage di Karakosh


A Karakosh, in Iraq, centinaia di studenti - tra cui un gruppo scampato all’attentato del 2 maggio nei pressi di Mossul, in cui sono rimasti uccisi 4 giovani e oltre 170 feriti - hanno partecipato giovedì ad un incontro del Consiglio dei capi religiosi, che ha riunito vescovi e leader cristiani nel Paese. “È compito dei vescovi difendere i fedeli” – riferiscono gli studenti cristiani di Mossul – e il governo è invitato sia a offrire un luogo sicuro, dove svolgere gli esami di fine anno accademico, sia a creare una commissione d’inchiesta sulla strage del 2 maggio. “Oltre a cure mediche per i feriti, gli studenti auspicano anche l’apertura di un’università a Karakosh” e negoziati con il governo del Kurdistan per consentire l’accoglienza degli studenti per un periodo di uno o due anni, in attesa che venga costruita la nuova struttura. Da parte loro, “i vescovi iracheni hanno promesso di sostenere le richieste degli universitari davanti al governo”, riferisce l’agenzia Asianews. I presuli parlano di “atto abominevole” riguardo all’attacco contro i due autobus che trasportavano studenti cristiani e “si appellano al governo perché metta in campo misure atte a proteggerli”. (C.F.)







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