2010-05-08 14:54:43

Crisi in Grecia: Chiesa ortodossa e Chiesa cattolica accanto alla popolazione


In Grecia la Chiesa ortodossa è pronta a sostenere la popolazione duramente colpita dalla crisi economica. L’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Hieronymos II, ha incontrato il primo ministro, George Papandreou, esprimendo la volontà della comunità ecclesiale di offrire pieno appoggio a tutti i cittadini. Soffermandosi sulle manifestazioni di protesta ad Atene contro le misure adottate dal governo, il primate Hieronymos II ha sottolineato che “i greci, ora più che mai, hanno bisogno di buon senso e di unità”. L’arcivescovo di Atene – rende noto l’Osservatore Romano - ha anche espresso “profondo dolore” per la morte di tre persone durante le manifestazioni. “La protesta legittima” – ha aggiunto - assume forme diverse da quelle segnate dalla violenza. Anche il primo ministro Papandreou ha condannato gli scontri nelle strade. “Le morti ingiuste – ha affermato – sono la conseguenza della violenza incontrollata e dell’irresponsabilità politica”. In seguito alla crisi economica, che secondo il presidente ellenico Karolos Papoulias ha condotto la nazione “a raggiungere l’orlo dell’abisso”, le autorità statali hanno predisposto un rigido piano di austerità. Tale piano prevede, tra l’altro, tagli alle retribuzioni e la riforma del sistema pensionistico. In questa difficile fase, la Chiesa ortodossa si mobilita impegnandosi a fornire cibo, vestiti e altri generi di necessità per i più poveri. La comunità ecclesiale assicura poi il proprio aiuto, a livello psicologico, per coloro che perderanno il posto di lavoro. Anche la Chiesa cattolica greca è impegnata nel sostenere la popolazione. Il prossimo 18 e 19 maggio si terrà a Syros l’incontro di tutti i sacerdoti del Paese, in occasione dell’Anno Sacerdotale. “Sarà il momento – ha detto mons. Francesco Papamanolis, presidente della Conferenza episcopale greca - per verificare la pastorale parrocchiale e diocesana e per delineare linee di impegno” in questa critica situazione. La crisi economica e finanziaria, che colpisce non solo la Grecia ma diversi Paesi del mondo, è stata infine al centro dell’incontro internazionale tenutosi recentemente presso l’istituto ecumenico di Bossey, centro di formazione per il dialogo del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec). “L’Europa occidentale – ha detto durante questa riunione Rogate Mshana, direttore dell’Ufficio ‘Justice, Diakonia and Responsability for Creation’ – è stata considerata per decadi un modello di sviluppo economico, mentre gravi crisi colpivano Stati in Africa, Asia e America Latina”. In Grecia, come in altri Paesi, “esiste un problema strutturale che non può essere risolto soltanto con misure di austerità”. La prospettiva ecumenica – ha osservato Rogate Mshana – enfatizza soprattutto la giustizia: “Nuove regole devono prendere il posto di quelle attuali”. E’ necessaria “un’architettura finanziaria che si basi sull’equità e sulla sostenibilità” per connettere la finanza con l’economia reale. In Grecia gli ortodossi costituiscono il 90 per cento della popolazione. I cattolici sono circa 50 mila. (A.L.)







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