2010-05-07 16:45:19

Mons. Mamberti inaugurerà la X Settimana Sociale a Cuba


La Commissione Giustizia e Pace dell’Episcopato cubano, sotto la presidenza del vescovo di Holguìin, mons. Emilio Aranguren, ha annunciato ieri che tra il 16 e il 20 giugno si terrà la X Settimana Sociale i cui lavori, saranno aperti all’Avana da mons. Dominique Mamberti, Segretario per rapporti con gli Stati. Il presule aprirà i lavori con un suo intervento presso l’Aula della prestigiosa Università di L’Avana, dove in passato hanno parlato Giovanni Paolo II e il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, dedicato al tema dello “Stato e la Laicità”, argomento - si legge nel comunicato della Chiesa cubana - “di grande trascendenza e attualità nei dibattiti sociali contemporanei”. Da osservare che Cuba e la Sede Apostolica in questo 2010 ricordano i 75 anni di rapporti diplomatici ininterrotti, stabiliti sotto il pontificato di Pio XI. E', dunque, probabile che questa sia anche una materia che sarà inclusa nelle discussioni e nelle riflessioni dei partecipanti alla Settimana Sociale che - in quattro sezioni - analizzerà diversi aspetti dell’odierna realtà cubana. Il comunicato, in merito a queste sezioni di lavoro, spiega che si parlerà della presenza pubblica e i compiti pastorali della Chiesa cattolica a Cuba; del bisogno di dialogo e riconciliazione tra i cubani; delle sfide dell’economia nazionale e, infine, delle complessità attuali della società cubana e dell'incidenza del lavoro pastorale in questa realtà. Alla X Settimana Sociale cubana prenderanno parte delegati di tutte le diocesi e numerosi intellettuali ed esperti cubani residenti nel Paese e proveniente anche dall’estero. La Settimana sociale cubana è uno dei frutti più pregevoli dell'’Incontro Nazionale Ecclesiale Cubano (ENEC), che ha avuto luogo nel febbraio del 1986, dopo un'approfondita preparazione ecclesiale durata cinque anni. Due anni dopo, nel 1988, nel corso della visita ad Limina dei presuli cubani, Giovanni Paolo II osservò: “Questo avvenimento ecclesiale ha significato certamente un passo importante nella vita cristiana di questa nazione” poiché “mentre stabiliva un dialogo rispettoso con la cultura e le realtà sociali, lanciava un vigoroso appello all'evangelizzazione. È stato un “porsi in cammino”, guidati dalla forza dello Spirito. Questo è stato possibile “a partire da una profonda presa di coscienza e dall’ineludibile impegno di seguire Cristo nella vita di tutti i giorni”. Il comunicato della Chiesa cubana, ricordando che in quest’occasione ci saranno per la prima volta ospiti non cattolici, “auspica che il lavoro della Settimana sia un contributo al dialogo tra i cubani, unica via per costruire un futuro nazionale equilibrato”. (A cura di Luis Badilla)







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