Botswana: per lo straripamento del fiume Okavango evacuati diversi villaggi
In Botswana sono almeno venti i villaggi evacuati e oltre 200 le famiglie sfollate
a causa dello straripamento del fiume Okavango, il quarto più lungo dell’Africa (1600
chilometri), le cui acque hanno raggiunto in questi giorni livelli senza precedenti.
Come già accaduto in passato durante la stagione delle piogge (tra marzo e giugno),
ma con una portata maggiore, - riferisce l'agenzia Misna - il fiume ha rotto gli argini
nell’omonimo distretto settentrionale dove sfocia formando una vasta palude in una
zona del deserto del Kalahari, irrigando un’area di oltre 16.000 chilometri quadrati
(Delta dell’Okavango). Le autorità locali si sono mobilitate per evitare la possibile
diffusione di malattie trasmesse dall’acqua insalubre, ma le operazioni potrebbero
subire rallentamenti in previsione di un’ulteriore innalzamento del livello delle
acque del fiume. Alluvioni sono segnalate anche in Angola, dove l’Okavango nasce,
col nome di Cubango, scorrendo poi verso sud per passare in Namibia (per un tratto
è il confine naturale tra i due paesi) e arrivare in Botswana, dove genera la cascate
Popa. Il Dipartimento per le questioni idriche nazionale ha auspicato la collaborazione
fra i tre paesi, Che utilizzano le acque del fiume per la pesca, il trasporto e l’irrigazione,
per affrontare in modo congiunto l’emergenza. (R.P.)