Appello dell'arcivescovo di Abuja dopo la morte del presidente nigeriano
Si svolgono nel pomeriggio di oggi ad Abuja i funerali del presidente nigeriano Umaru
Yar'Adua, morto ieri a 58 anni a causa di problemi cardiaci che lo avevano costretto
negli ultimi mesi a ritirarsi dalla scena politica. Il suo successore, il vicepresidente
Goodluck Jonathan, ha giurato stamani come nuovo capo di Stato e si è insediato nel
palazzo presidenziale ad Abuja. In un breve discorso si è impegnato a portare avanti
la lotta alla corruzione e a preservare la pace nell'area petrolifera del Delta del
Niger. Il suo mandato si concluderà nell'aprile del prossimo anno, data prevista per
le elezioni presidenziali. Sulla morte di Yar’Adua ascoltiamo l’arcivescovo di
Abuja, John Olorunfemi Onaiyekan, al microfono di Charles Collins:
R.
– We pray for the repose of his soul … Preghiamo per il riposo della sua
anima, preghiamo perché scenda la consolazione di Dio sulla sua famiglia, la moglie,
i suoi figli, la mamma. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore. A
livello nazionale, sono stati indetti sette giorni di lutto. Preghiamo per il nuovo
presidente. Sono sicuro che molti nigeriani sperano che nell’anno in cui questa amministrazione
rimarrà in carica, siano affrontate rapidamente molte delle questioni che sono rimaste
in sospeso negli ultimi sei mesi. Chiediamo a Dio di assistere il nuovo presidente
e tutta la sua équipe.
D. – La morte del presidente
Yar'Adua cosa cambierà a livello politico?
R. – With
the death of Yar'Adua... Con la morte di Yar’Adua può mutare il clima politico
che, negli ultimi mesi, durante la sua malattia, non è stato molto trasparente. Ora,
questa trasparenza dipenderà da come la classe politica deciderà di muoversi. Mi aspetto
che il governo sia gestito con grande senso di serietà. Abbiamo la sensazione che
troppo spesso i nostri uomini politici non affrontino i loro incarichi con serietà;
sembra che non si rendano conto della responsabilità che pesa su di loro, che è quella
di governare un Paese di 150 milioni di persone. Ora che abbiamo assistito alla morte
precoce del nostro presidente, tutti dovremmo renderci conto che il nostro tempo è
limitato e per questo coloro che hanno responsabilità politiche dovrebbero fare ogni
cosa possibile nel tempo che Dio ha messo a loro disposizione. Per quanti non si fermano
a pensare alla brevità della vita e all’urgenza di fare le cose in maniera corretta
e rapida, la morte di Yar’Adua è certamente oggi un forte appello!