2010-05-06 15:20:29

Appello dell'arcivescovo di Abuja dopo la morte del presidente nigeriano


Si svolgono nel pomeriggio di oggi ad Abuja i funerali del presidente nigeriano Umaru Yar'Adua, morto ieri  a 58 anni a causa di problemi cardiaci che lo avevano costretto negli ultimi mesi a ritirarsi dalla scena politica. Il suo successore, il vicepresidente Goodluck Jonathan, ha giurato stamani come nuovo capo di Stato e  si è insediato nel palazzo presidenziale ad Abuja. In un breve discorso si è impegnato a portare avanti la lotta alla corruzione e a preservare la pace nell'area petrolifera del Delta del Niger. Il suo mandato si concluderà nell'aprile del prossimo anno, data prevista per le elezioni presidenziali. Sulla morte di Yar’Adua ascoltiamo l’arcivescovo di Abuja, John Olorunfemi Onaiyekan, al microfono di Charles Collins: RealAudioMP3
 
R. – We pray for the repose of his soul …
Preghiamo per il riposo della sua anima, preghiamo perché scenda la consolazione di Dio sulla sua famiglia, la moglie, i suoi figli, la mamma. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore. A livello nazionale, sono stati indetti sette giorni di lutto. Preghiamo per il nuovo presidente. Sono sicuro che molti nigeriani sperano che nell’anno in cui questa amministrazione rimarrà in carica, siano affrontate rapidamente molte delle questioni che sono rimaste in sospeso negli ultimi sei mesi. Chiediamo a Dio di assistere il nuovo presidente e tutta la sua équipe.

 
D. – La morte del presidente Yar'Adua cosa cambierà a livello politico?

 
R. – With the death of Yar'Adua...
Con la morte di Yar’Adua può mutare il clima politico che, negli ultimi mesi, durante la sua malattia, non è stato molto trasparente. Ora, questa trasparenza dipenderà da come la classe politica deciderà di muoversi. Mi aspetto che il governo sia gestito con grande senso di serietà. Abbiamo la sensazione che troppo spesso i nostri uomini politici non affrontino i loro incarichi con serietà; sembra che non si rendano conto della responsabilità che pesa su di loro, che è quella di governare un Paese di 150 milioni di persone. Ora che abbiamo assistito alla morte precoce del nostro presidente, tutti dovremmo renderci conto che il nostro tempo è limitato e per questo coloro che hanno responsabilità politiche dovrebbero fare ogni cosa possibile nel tempo che Dio ha messo a loro disposizione. Per quanti non si fermano a pensare alla brevità della vita e all’urgenza di fare le cose in maniera corretta e rapida, la morte di Yar’Adua è certamente oggi un forte appello!







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