2010-05-04 14:51:39

Sri Lanka: nell'incontro di mons. Ranjith con il premier, la riconciliazione tamil-singalesi


Mons. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo e presidente della Conferenza episcopale srilankese, ha ricevuto nei giorni scorsi il nuovo premier Disanayaka Mudiyanselage Jayaratne. Al centro dei colloqui la situazione generale del Paese dopo le recenti elezioni politiche e in particolare le persistenti difficoltà e tensioni tra le comunità singalese e tamil. Nonostante la fine della guerra civile, il voto ha infatti lasciato un Paese ancora profondamente diviso. Mudiyanselage, che è anche Ministro per gli Affari Religiosi, ha espresso l’auspicio che tutte le religioni in Sri Lanka possano lavorare insieme per promuovere una società fondata sui valori morali e spirituali. A mons. Ranjith il premier ha quindi chiesto il sostegno della Chiesa per la costruzione dell’armonia tra le varie comunità. Un invito accolto positivamente dal presule: “Come leader religiosi – ha detto all’agenzia Ucan dopo l’incontro - sosteniamo la costruzione di una società giusta e lo sviluppo della Nazione”. Incontrandosi poco prima con alcuni esponenti cattolici del nuovo governo, l’arcivescovo di Colombo ha ricordato “il dovere di tutti i parlamentari cattolici di difendere la loro identità in Parlamento e, quando necessario, di parlare a nome della Chiesa”. Tra i primi nodi da sciogliere per il nuovo governo resta quello del reinsediamento degli sfollati nel nord. Secondo gli ultimi dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati restano ancora 70mila sfollati tamil nei campi di accoglienza. Il nuovo Ministro per il reinsediamento, il cattolico Milory Fernando, ha dichiarato nei giorni scorsi ai media che il governo conta di poterli sistemare tutti entro i prossimi sei mesi. (L.Z.)







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