L'impegno dei Lasalliani sul fronte dell'educazione negli Stati Uniti al centro di
un incontro alle Nazioni Unite. Intervista con fra Robert Scheiler
Si è tenuta in questi giorni la Convenzione annuale degli studenti dei Fratelli delle
Scuole Cristiane La Salle alle Nazioni Unite. Un evento sponsorizzato dalla Missione
della Santa Sede presso l’Onu. L’incontro ha messo l’accento sull’instancabile impegno
della Chiesa sul fronte dell’opera educativa. Una sfida particolarmente urgente negli
Stati Uniti, dove ogni 11 minuti uno studente delle superiori abbandona la scuola
e ogni 19 secondi un minore viene arrestato. Sulla strategia per contrastare questa
difficile situazione, Emer McCarthy ha intervistato fra Robert Schieler,
consigliere generale dei Lasalliani per Stati Uniti e Canada:
R. – Everybody
cannot do everything... Nessuno può fare tutto. Il nostro ambito è sempre
stato quello dell’educazione. Quindi, che si continui ad educare i nostri studenti,
noi stessi e la società su queste realtà. L’educazione, infatti, viene indicata da
noi come il primo passo verso la tutela dei diritti. E poi, l’uso del potere dei numeri
è stata una delle ragioni per cui siamo andati alle Nazioni Unite, in occasione di
questo evento particolare: per collaborare con gli altri gruppi, per aiutare e per
assicurarsi che vengano ridotte quelle tragiche statistiche.
D.
– In un clima in cui la gente sta diventando sempre più scettica sul ruolo della Chiesa
nella formazione e protezione dei bambini, quanto importante e difficile è il vostro
lavoro?
R. – Certainly it is a challenge... Certamente
è una sfida. Come lei sa, probabilmente, negli Stati Uniti, nel 2002, i vescovi hanno
adottato la Carta per la protezione dei bambini. Allo stesso tempo, i superiori degli
Istituti religiosi negli Stati Uniti hanno iniziato un programma trasparente, con
un’organizzazione indipendente, per creare una serie di standard da rispettare, da
loro intitolato “Lo strumento della speranza e della guarigione”. Noi, quindi, come
Istituti religiosi – e certamente come Fratelli cristiani ne siamo fieri –
abbiamo acconsentito di essere controllati regolarmente da un’agenzia esterna, perché
fosse sicuro che noi stiamo proteggendo i bambini nei nostri Istituti. E così, tutti
i nostri Istituti negli Stati Uniti, così come quelli degli altri Istituti religiosi,
collaborano con questa agenzia accreditata. Un gruppo esterno viene regolarmente a
controllare se stiamo seguendo i giusti standard, per assicurare la protezione dei
bambini.