2010-05-03 15:14:14

Tensione e scioperi in Grecia contro il piano anticrisi


Dopo l'ok al piano di aiuti Ue-Fmi da 110 miliardi di euro alla Grecia è positivo il test sul mercato dei bond. Si vanno riducendo i timori per il debito greco nel breve termine. Intanto, ad Atene salta il vertice proposto dal premier Papandreou tra tutte le forze politiche all'indomani dell'accordo con Ue-Fmi. L’opposizione voleva si tenesse prima. La confederazione dei sindacati Ue (Ces) giudica le misure di rigore estremo prese dal governo greco troppo dure con i lavoratori dipendenti che ''non devono pagare un prezzo ingiusto per il salvataggio del Paese'' E il sindacato dei dipendenti pubblici greco, Adedy, ha annunciato 48 ore di sciopero a partire da domani, invece delle 24 previste per mercoledi, contro quelle che definisce “crudeli e brutali misure senza precedenti” annunciate ieri dal governo in cambio degli aiuti. Mentre oggi scioperano contro il piano di austerità da 30 miliardi in 3 anni i dipendenti municipali, il Consiglio esecutivo di Adedy invita i greci a “rispondere con forza” da domani al “saccheggio dei redditi e dei diritti dei lavoratori sia nel settore pubblico che privato”. Mercoledi 5 maggio lo sciopero di Adedy confluirà in quello generale, il terzo contro il piano di austerità, cui partecipano anche il sindacato del settore privato Gsee e quello comunista Pame. Il premier Giorgio Papandreou ha affermato che le nuove misure sono l'unico modo “per salvare il Paese dalla bancarotta”. Sindacati e opposizione lo accusano invece di spingere il Paese verso una “profonda recessione” e una “esplosione sociale” con i duri tagli salariali e pensionistici per i dipendenti pubblici, interventi normativi nel settore privato e aumenti delle tasse.







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