"Ringrazio Dio per
il dono di questo pellegrinaggio, e anche per l’opportunità di condividere con voi
una breve meditazione, che mi è stata suggerita dal sottotitolo di questa solenne
Ostensione: Il mistero del Sabato Santo”. Così il Papa nella riflessione che
lo ha portato a pregare davanti alla Sindone nel Duomo di Torino."La Sindone
è icona scritta con il sangue e parla di amore". "Si può dire che la Sindone è
un telo sepolcrale, che ha avvolto la salma di un uomo crocifisso in tutto corrispondente
a quanto i Vangeli ci dicono di Gesù, il quale, crocifisso verso mezzogiorno, spirò
verso le tre del pomeriggio". "La sacra Sindone si comporta come un documento “fotografico”,
dotato di un “positivo” e di un “negativo. E in effetti è proprio così: il mistero
più oscuro della fede è nello stesso tempo il segno più luminoso di una speranza che
non ha confini".