Le testimonianze dei pellegrini che hanno venerato la Sacra Sindone
Centinaia di migliaia di pellegrini in questi giorni si stanno recando in visita alla
Sindone - esposta nel Duomo di Torino fino al 23 maggio - per rendere omaggio al Sacro
Lino che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù crocifisso. Claudia Di
Lorenzi ha raccolto le loro testimonianze:
D. – Perché
vieni a vedere la Sindone? R. – Perché vorrei sapere la verità;
vorrei sapere com’è la Sindone di Gesù, se veramente rappresenta il volto di Gesù. R.
– E’ una cosa molto importante, perché c’era un santo che disse che è l’unica reliquia
vera che esista al mondo di Dio: quindi, è emozionante! R. –
Essendo il segno di un uomo che ha sofferto un determinato tipo di tortura, perché
quelle furono torture, uno riflette comunque anche sul fatto che Gesù Cristo soffrì
le medesime sofferenze … Anche chi è scettico è obbligato a farsi qualche domanda.
L’uomo viene qui davanti per interrogarsi, mette alla prova la propria razionalità
a confronto con la fede e con i dubbi, anche, che la fede può sollevare nell’animo
umano. R. – L’emozione è forte! Comunque, sono venuta abbastanza
preparata perché avevo visto anche programmi sulla Sindone … A volte non ci si crede
che si sia conservato così bene dopo tanti anni … Il corpo si vede benissimo, è comunque
un corpo che sembra aver raggiunto una pace interiore … R. –
Io sono rimasto impressionato perché molti hanno ipotizzato il fatto che potesse essere
una pittura. Però, mi sembra proprio palese che sia più che una raffigurazione … Ho
avuto proprio l’idea dell’irradiazione, una sorta – per chi ci crede – di risurrezione. D.
– Quale messaggio viene da questo lenzuolo, per lei? R. – Che
è giusto credere. A volte viene un po’ di dubbio: sarà veramente? E lì davanti, c’è
la risposta, secondo me … R. – Eccezionale! E’ la prima volta
che la vedo. Veniamo dalla Sicilia … R. – Sì, veniamo dalla
Sicilia. Io non mi vorrei spostare da là davanti: trasmette molta serenità, tanta! D.
– Lei è un volontario… R. – Sono uno dei responsabili del servizio
d’ordine; siamo praticamente impegnati a tempo pieno. Il fatto di aver visto tanti
pellegrini uscire estasiati dalla visione della Sindone e di esserlo stato anch’io
mi dà la gioia di poter aiutare i pellegrini a provare ancora questa sensazione. R.
– Anche io sono un volontario. E’ sempre una sensazione che ti rimanda al mistero
della Passione di Gesù Cristo. Cerco di portarmelo dietro, il messaggio … Ci sono
tante cose brutte, tante sofferenze nel mondo e quando vediamo che comunque Gesù ha
sofferto per noi, pensiamo anche che abbia un senso soffrire. R.
– Sono un volontario e sono contento di farlo. Un particolare che mi ha impressionato
è il volto. Il volto è di una persona che ha sofferto ma esprime una certa tranquillità,
una certa pace. Ho visto tantissima gente uscire con le lacrime agli occhi. Sono commosso
ora, perché questo volto parla, in tanti modi … Bisogna soltanto stare attenti, guardare
ed ascoltare …