"Un augurio di
speranza, per non dimenticare le situazioni di difficoltà ma soprattutto un augurio
a guardare le risorse che l'Italia ha ancora". Per mons. Arrigo Miglio, vescovo
di Ivrea, pres. Commissione CEI per il lavoro, "ha ancora senso celebrare il 1° maggio",
che i sindacati celebrano a Rosarno, in Calabria. "E' un'occasione per puntualizzare
e fissare l'attenzione sui gravissimi problemi che riguardano il mondo del lavoro",
a partire dalla disoccupazione giovanile. "Si rischia, infatti, di bruciare una generazione
di giovani facendogli mancare un'esperienza che ha una dimensione essenziale nella
vita di una persona". "Molte voci fanno notare che il rischio per i sindacati è quello
di difendere chi è già garantito. E di non riuscire a difendere chi non ha nessuna
garanzia".