La testimonianza dei sacerdoti sia sempre più incisiva e forte: così il Papa nella
Lettera per il pellegrinaggio del clero polacco a Częstochowa
La testimonianza evangelica dei sacerdoti nel mondo di oggi sia sempre “più forte
ed incisiva”: è quanto auspica Benedetto XVI nella Lettera a mons. Józef Michalik,
arcivescovo metropolita di Przemysl e presidente della Conferenza episcopale polacca,
in occasione dell’odierno pellegrinaggio del clero polacco nel Santuario mariano di
Jasna Góra, a Częstochowa, per l'Anno Sacerdotale. Il Papa rivolge parole d’incoraggiamento
e un invito: “siate uomini dell’assidua preghiera e dell’ascesi, per creare nella
vostra vita uno spazio in cui operi Dio stesso. Davanti al tabernacolo imparate ad
ascoltare e a perdonare, avendo cura del popolo a voi affidato e edificando la fraternità
sacerdotale. La quotidiana celebrazione dell’Eucaristia sia per voi fonte di potenza
spirituale e di ogni grazia, di cui avete bisogno nella fatica pastorale”. “La Chiesa
in Polonia – prosegue il Papa - ha dato tanti santi sacerdoti, confessori e martiri.
Siano loro per voi un esempio e intercedano davanti al Signore, affinché duri questa
tradizione di santità sacerdotale”.
I sacerdoti, i diaconi e i seminaristi
presenti al pellegrinaggio, da parte loro, hanno espresso in un messaggio solidarietà
e vicinanza a Benedetto XVI: “le offriamo il conforto della nostra preghiera. Vogliamo
essere servitori della gioia di Cristo e aiutarla nel portare la Croce di Cristo,
completando i ‘patimenti di Cristo a favore del suo corpo che è la Chiesa’ (Col 1,
24)”. Quindi concludono: “desideriamo testimoniare con tutta la nostra vita che Dio
è amore, rendendo negli uomini salda la speranza della salvezza e dare la testimonianza
della carità nella verità”.