Comunicato della Santa Sede sulla visita apostolica ai Legionari di Cristo
E’ stato reso noto oggi il comunicato della Santa Sede sulla riunione svoltasi in
Vaticano ieri e oggi con i cinque vescovi incaricati della visita apostolica alla
Congregazione dei Legionari di Cristo. La riunione è stata presieduta dal cardinale
segretario di Stato Tarcisio Bertone. Una delle sessioni si è svolta alla presenza
del Papa. Il servizio di Sergio Centofanti.
Nel comunicato
si sottolinea che i vescovi nel corso della visita apostolica hanno incontrato “un
gran numero di religiosi esemplari, onesti, pieni di talento, molti dei quali giovani,
che cercano Cristo con zelo autentico e che offrono l’intera loro esistenza per la
diffusione del Regno di Dio”. La visita apostolica, che si è svolta in uno “spirito
di fattiva collaborazione” da parte della Congregazione e dei singoli religiosi, ha
potuto appurare che la condotta del fondatore dei Legionari, padre Marcial Maciel
Degollado, “ha causato serie conseguenze nella vita e nella struttura della Legione,
tali da richiedere un cammino di profonda revisione. I gravissimi e obiettivamente
immorali comportamenti di padre Maciel, confermati da testimonianze incontrovertibili,
si configurano, talora, in veri delitti e manifestano una vita priva di scrupoli e
di autentico sentimento religioso. Di tale vita erano all’oscuro gran parte dei Legionari,
soprattutto a motivo del sistema di relazioni costruito da padre Maciel, che abilmente
aveva saputo crearsi alibi, ottenere fiducia, confidenza e silenzio dai circostanti
e rafforzare il proprio ruolo di fondatore carismatico”. “Lo zelo sincero della maggioranza
dei Legionari – prosegue il comunicato - emerso anche nelle visite alle case della
Congregazione e a molte loro opere, non da pochi assai apprezzate, ha portato molti
in passato a ritenere che le accuse, via via divenute più insistenti e lanciate qua
e là, non potessero essere che calunnie. Perciò la scoperta e la conoscenza della
verità circa il fondatore ha provocato, nei membri della Legione, sorpresa, sconcerto
e profondo dolore”. Dai risultati della visita apostolica è emersa “la necessità di
ridefinire il carisma della Congregazione dei Legionari di Cristo, preservando il
nucleo vero, quello della ‘militia Christi’, che contraddistingue l’azione apostolica
e missionaria della Chiesa e che non si identifica con l’efficientismo a qualsiasi
costo”; “la necessità di rivedere l’esercizio dell’autorità, che deve essere congiunta
alla verità, per rispettare la coscienza e svilupparsi alla luce del Vangelo come
autentico servizio ecclesiale”; “la necessità di preservare l’entusiasmo della fede
dei giovani, lo zelo missionario, il dinamismo apostolico, per mezzo di un’adeguata
formazione. Infatti – si rileva nel comunicato - la delusione circa il fondatore potrebbe
mettere in questione la vocazione e quel nucleo di carisma che appartiene ai Legionari
di Cristo ed è loro proprio”. Il Papa “intende rassicurare tutti i Legionari e i membri
del Movimento ‘Regnum Christi’ che non saranno lasciati soli: la Chiesa ha la ferma
volontà di accompagnarli e di aiutarli nel cammino di purificazione che li attende.
Esso comporterà anche un confronto sincero con quanti, dentro e fuori la Legione,
sono stati vittime degli abusi sessuali e del sistema di potere messo in atto dal
fondatore: ad essi va in questo momento il pensiero e la preghiera del Santo Padre,
insieme alla gratitudine per quanti di loro, pur in mezzo a grandi difficoltà, hanno
avuto il coraggio e la costanza di esigere la verità”. Benedetto XVI “nel ringraziare
i visitatori per il delicato lavoro da essi svolto con competenza, generosità e profonda
sensibilità pastorale, si è riservato di indicare prossimamente le modalità di questo
accompagnamento, a cominciare dalla nomina di un suo Delegato e di una Commissione
di studio sulle Costituzioni. Ai membri consacrati del Movimento ‘Regnum Christi’,
che lo hanno richiesto con insistenza, il Santo Padre invierà un visitatore”. Il Papa
– conclude il comunicato della Santa Sede - “rinnova a tutti i Legionari di Cristo,
alle loro famiglie, ai laici impegnati nel movimento ‘Regnum Christi’, il suo incoraggiamento,
in questo momento difficile per la Congregazione e per ciascuno di loro. Li esorta
a non perdere di vista che la loro vocazione, scaturita dalla chiamata di Cristo e
animata dall’ideale di testimoniare al mondo il suo amore, è un autentico dono di
Dio, una ricchezza per la Chiesa, il fondamento indistruttibile su cui costruire il
futuro personale e quello della Legione”.