Il cardinale Tauran di ritorno dal Vertice interreligioso di Baku: promuovere la fraternità
tra credenti nel tempo della globalizzazione
I credenti siano testimoni di speranza nel mondo: è l’esortazione del cardinale Jean-Louis
Tauran, presidente del dicastero per il Dialogo Interreligioso, intervenuto nei giorni
scorsi al Summit mondiale dei leader religiosi a Baku, in Azerbaigian. A margine dell’evento
si è tenuto un importante incontro azero-armeno per la pace nella regione caucasica
con la mediazione del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill. Al microfono
di Thomas Chabolle, il cardinale Tauran traccia un bilancio del Summit
di Baku: R. – J’ai eu
l’occasion, dans mon discours, de mettre en relief le fait que …Nel mio discorso,
ho avuto l’occasione di mettere in rilievo il fatto che la globalizzazione non significa,
automaticamente, la fratellanza: al contrario! Per questo, è necessario parlarsi tra
credenti, per conoscersi, per esaminare quel che si può fare insieme per condurre
un dialogo interreligioso che sia al servizio dei valori e della società, evitando
due mali che sono il relativismo e l’intolleranza. Nel mio intervento ho cercato di
illustrare l’apporto specifico dei credenti all’edificazione di questo mondo. D.
– In queste regioni del Caucaso i musulmani sono numerosi … R.
– Les musulmans en Azerbaijian sont des musulmans tolérants … In Azerbaigian,
i musulmani sono tolleranti; il capo religioso musulmano, che è anche stato co-presidente
dell’incontro, è un uomo di grande benevolenza, ben disposto nei riguardi dei cattolici
e dei credenti in generale e in particolare nei riguardi della Santa Sede: più volte
egli mi ha parlato del Papa, mi ha detto della sua ammirazione per il Papa; nei miei
riguardi ha sempre avuto un atteggiamento di grande delicatezza, sono sempre stato
al suo fianco nelle occasioni ufficiali … Credo che sia un esempio di armonia … D.
– Avete affrontato anche la questione del fondamentalismo religioso, o anche la questione
del terrorismo, in considerazione del fatto che vi sono regioni instabili nel Caucaso? R.
– Dans le document final, il y a effectivement une allusion au terrorisme... In
realtà, nel documento finale c’è un riferimento al terrorismo. Abbiamo ribadito che
i capi religiosi devono evitare che la religione sia strumentalizzata a vantaggio
della violenza.