Rapporto Banca Mondiale-Fmi: tra 5 anni 53 milioni di poveri in più
La crisi economica globale porterà all'estrema povertà altri 53 milioni di persone
e provocherà nei prossimi cinque anni la morte di oltre un milione di bambini, secondo
un rapporto congiunto del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, che
fa il punto sugli Obiettivi del Millennio, stabiliti dalle Nazioni Unite, da raggiungersi
entro il 2015. La crisi economica del 2008-2009 e l'aumento dei prezzi dei prodotti
alimentari che l'ha preceduta hanno e avranno gravi conseguenze per la popolazione
mondiale. Quasi un miliardo di persone hanno ancora difficoltà per procurarsi il cibo,
e spesso i soggetti più deboli, come i bambini e le donne in gravidanza, corrono il
rischio di morire. Gran parte degli esperti ritiene che gli otto Obiettivi non potranno
essere raggiunti nei limiti temporali prestabiliti. In particolare, l'obiettivo di
ridurre nei Paesi in via di sviluppo la mortalità infantile a 34 bambini ogni mille
sembra piuttosto improbabile. Questo tasso, secondo gli analisti, arriverà nel 2015
a 68 bambini ogni mille. A Washington è stato presentato anche il rapporto del Fmi
sulla situazione economica nell'Africa sub sahariana, dove circa 10 milioni di persone
sono colpite da una grave crisi alimentare, che ha investito vari Paesi della regione
nordafricana del Sahel. In particolare, affermano i dati ONU, in Niger 7,8 milioni
di abitanti sono "in stato d'insicurezza alimentare". (R.G.)