Colombia. Amnesty: porre i diritti umani al centro della campagna elettorale
In una lettera aperta a tutti i candidati alle elezioni presidenziali che si terranno
in Colombia il 30 maggio, Amnesty International ha chiesto che il rispetto dei diritti
umani sia una priorità della campagna elettorale. L’organizzazione umanitaria chiede
ai candidati di illustrare in modo chiaro le politiche che attueranno per assicurare
il pieno rispetto dei diritti umani nel Paese latinoamericano. “E’ francamente scioccante
ha dichiarato Susan Lee, direttrice del Programma Americhe di Amnesty International
- che, in un Paese dove i diritti umani sono sistematicamente violati dai protagonisti
di un conflitto interno che va avanti da 45 anni, questo tema non abbia la priorità
che merita”. Per questo la Campagna nazionale e internazionale per i diritti umani
e l’organizzazione Giornalisti per la pace hanno invitato i candidati alla vicepresidenza
a partecipare a un dibattito, in programma nella capitale Bogotá, il 5 maggio. La
lettera aperta di Amnesty International stigmatizza le responsabilità delle parti
coinvolte nel conflitto (la guerriglia, i paramilitari e le forze di sicurezza) per
non aver protetto la popolazione civile trascinandola nelle ostilità. L’impunità più
di ogni altro fattore, sottolinea Amnesty International, ha contribuito al prolungamento
della crisi dei diritti umani. “Ogni anno, centinaia di migliaia di civili sono costretti
a lasciare le proprie abitazioni a causa del conflitto, mentre molti altri vengono
minacciati, uccisi, fatti sparire o sequestrati”. “La triste verità è che la grande
maggioranza degli autori di violazioni dei diritti umani continua a farla franca –
ha sottolineato Lee - mentre coloro grazie ai quali alcune inchieste registrano progressi
(avvocati, pubblici ministeri, giudici e testimoni) vengono regolarmente minacciati
o uccisi. Il nuovo governo dovrà dire chiaramente cosa farà per garantire giustizia
alle vittime e ai loro familiari”, ha concluso la responsabile di Amnesty. (R.G.)