2010-04-29 15:24:18

A due mesi dal sisma in Cile mancano gli alloggi d'emergenza per i terremotati


Il 40% delle cosiddette ‘case di emergenza’, destinate in Cile alle circa 200 mila famiglie sfollate provocate dal sisma che il 27 gennaio ha colpito il centro e il sud del Paese, devono ancora essere costruite, mentre si avvicina l’inverno australe. Lo ha ammesso – riferisce l’agenzia Misna - lo stesso presidente conservatore Sebastián Piñera, precisando che finora ne sono state erette poco meno di 24 mila, pari al 60% delle 40 mila in programma. Piñera sostiene che “la tappa d’emergenza è superata e il piano di ricostruzione già è cominciato”. Ma dai sindaci delle zone più colpite, tra cui la regione di Bio-Bio, non cessano di levarsi critiche per le scarse risorse giunte dal governo centrale e per la qualità stessa delle ‘case di emergenza’, costruite in legno, ritenute insufficienti ad affrontare il freddo dell’inverno. Parlando a Radio Cooperativa, il primo cittadino di Tomé, Eduardo Aguilera ha detto di aver ricevuto finora solo 400 delle 1800 abitazioni provvisorie richieste. Il terremoto di 8,8 gradi della scala Richter e il successivo maremoto hanno provocato secondo le cifre ufficiali 486 morti, 79 dispersi e danni per 30 miliardi di dollari. (R.G.)







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