2010-04-28 20:12:31

La Germania dice sì agli aiuti alla Grecia. Declassata anche la Spagna


Dopo le richieste di Unione Europea e Fondo Monetario internazionale il governo tedesco chiederà in sede parlamentare di approvare gli aiuti alla Grecia. Lo riporta l’agenzia Dow Jones, secondo la quale la proposta è contenuta in una bozza di legge preparata da Berlino. Altissima l’incertezza sui mercati e si rinforza la paura di contagio: dopo il declassamento del Portogallo, l’agenzia di rating Standard & Poors ha tagliato il merito di credito della Spagna portandolo ad “AA” dal precedente “AA+”. Preoccupazione dalla Casa Bianca. Il servizio di Paolo Ondarza. RealAudioMP3



Ma quali gli effetti del declassamento della Grecia? Eugenio Bonanata lo ha chiesto ad Adriana Cerretelli, del Sole 24 Ore, raggiunta telefonicamente a Bruxelles:

R. - Sono scenari come minimo preoccupanti. Se oggi ci si può interrogare sulla tenuta dell’intero progetto europeo non a caso ieri il declassamento della Grecia è stato seguito da quello del Portogallo, sia pure non nelle stesse dimensioni, nella stessa gravità. Sono dei segnali di manovre in atto sui mercati che evidentemente tentano di dare uno scrollone serio all’euro.

D. – Concentriamoci sui risparmiatori. Che cosa rischiano in questo momento?

R. – Chi avesse comprato dei titoli greci certamente non può stare molto tranquillo. Al tempo stesso l’euro, che è sempre stata una moneta solida in questi dieci anni, il suo indebolimento certamente può colpire le nostre tasche. Comunque al di là di tutto quello che sta succedendo, è veramente una tragedia europea e non greca, nel senso che paradossalmente, l’aver fissato la data del 10 di maggio per il vertice europeo che potrebbe varare il piano di aiuti è una provocazione per i mercati. Quindi ci si chiede come arriveremo al 10 di maggio con questi chiari di luna.

D. – Il 10 di maggio potrà servire a ricompattare comunque le divergenze in seno all’Unione europea?

R. – Potrebbe, ma dipende in che stato arriveremo al 10 di maggio, perché se andiamo avanti così, io vedo veramente una situazione super allarmante. Non penso che la Grecia possa resistere ancora 12 giorni con i mercati che l’attaccano in questo modo. Penso che ci vorrebbe un prestito ponte, una misura tampone, per cercare di frenare i mercati e la speculazione. In 12 giorni secondo me la Grecia è assolutamente in fallimento; non può sostenere neanche l’euro, perché naturalmente adesso c’è anche il Portogallo che è nel mirino. Poi arriveranno l’Irlanda, poi arriverà la Spagna e l’Europa non può permettersi di puntellare tutti questi Paesi insieme. Secondo me la Grecia ha delle pesantissime responsabilità, però a questo governo non si può imputare cattiva volontà. Ha fatto quello che gli è stato chiesto e naturalmente una devastazione dei conti pubblici, come quella che ha ereditato non si può raddrizzare nello spazio di tre mesi. Quello che io trovo per certi versi anche irresponsabile è l’atteggiamento della Germania, nel senso che è assolutamente sacrosanto che la Germania pretenda il rigore più assoluto, ma tenere in ostaggio l’euro da qui al nove maggio, perché ci sono le elezioni nel Renania-Nord Westfalia, io trovo che questo sta facendo pagare all’euro e all’Europa un prezzo veramente troppo alto.








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