2010-04-27 14:45:16

Taiwan: la Conferenza episcopale regionale chiede l’abolizione della pena di morte


Sensibilizzare circa la dignità e la sacralità della vita umana per mantenere l’armonia sociale e la cultura del perdono: questa è la motivazione che ha spinto la Conferenza episcopale regionale di Taiwan a lanciare una dichiarazione scritta per chiedere l’abolizione della pena di morte, e, prima di realizzare l’abolizione totale, ci sia almeno una sospensione totale delle esecuzioni. Secondo le informazioni pervenute all’agenzia Fides, nella dichiarazione rivolta alle autorità e a tutti gli enti civili, si legge che la pena di morte “non è assolutamente la soluzione per eliminare la criminalità”. L’aumento della criminalità nelle sue espressioni più gravi, nella odierna società di Taiwan, “è dovuto alla mancanza di sensibilità e di riflessione sulla vita umana: soprattutto la famiglia non ha saputo aiutare i figli a conoscere il senso della vita”. Inoltre si afferma che è “l’autorità che deve rendere giustizia e difendere la dignità della vita umana”. Quindi la Chiesa invita a “migliorare la formazione offerta dalla famiglia e l’assistenza sociale, per prevenire la criminalità”, permettendo così a Taiwan di diventare l’esempio dell’Asia. La Chiesa cattolica di Taiwan è unita con la comunità buddista e cristiana per promuovere l’abolizione della pena di morte. Il vescovo emerito della diocesi di Kao Hiung, il cardinale Paul Shan, ha lanciato anche un appello attraverso i mass media su questo tema. (R.P.)







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