Due nuovi beati per la Chiesa universale: sono i sacerdoti Angelo Paoli e José Tous
y Soler. Le celebrazioni stamane a Roma e Barcellona
La Chiesa ha due nuovi beati. Sono il sacerdote carmelitano Angelo Paoli, elevato
agli onori degli altari a Roma, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, e il sacerdote
cappuccino José Tous y Soler, beatificato a Barcellona nella Basilica di Santa María
del Mar. Nella cittadina spagnola ha presieduto la celebrazione il cardinale segretario
di Stato Tarcisio Bertone, che ha trasmesso ai fedeli la benedizione del Papa. Nella
sua omelia il porporato ha ricordato la grande fedeltà a Dio che ha caratterizzato
la vita irta di prove e difficoltà di José Tous y Soler. Un esempio, quello del religioso
cappuccino, ha detto il cardinale Bertone, che invita a vivere la fedeltà a Cristo,
nostro Buon Pastore, in questo momento in cui non mancano le difficoltà e in cui l’indifferenza
religiosa e il relativismo allontanano tanti dalla ricca identità cristiana trasmessa
di generazione in generazione. A celebrare la Messa per Angelo Paoli è stato invece
il cardinale vicario Agostino Vallini, mentre l’arcivescovo Angelo Amato, prefetto
della Congregazione delle Cause dei Santi, ha pronunciato il rito della beatificazione.
Ma quali i tratti distintivi dei due beati? Tiziana Campisi ha intervistato
il vice postulatore della causa di beatificazione di José Tous y Soler, padre Alfonso
Ramirez, e il postulatore della causa di beatificazione di Angelo Paoli padre
Giovanni Grosso:
R. – I tratti
particolari di questo beato sono la fedeltà a Dio tramite i suoi voti religiosi. Questo
lo ha vissuto pienamente per la legge della claustrazione. Lui fu costretto a vivere
come sacerdote ma vivendo in famiglia. In ogni situazione, lui fu fedele al Signore,
osservando i voti religiosi della penitenza, dell’austerità propri della Regola della
vita francescana e della vita cappuccina; mantenne anche una grande devozione alla
Madonna “Madre del Divin Pastore”, sotto il cui nome fondò la Congregazione chiamata
“Cappuccine della Madre del Divin Pastore” dedite all’educazione cristiana della gioventù.
D.
– Che cosa imparare oggi dal Beato José?
R. – La
sua fedeltà. La gente oggi vuole la frutta matura prima che arrivi la stagione. Tutto
passa per una relativizzazione delle cose: si vuole sperimentare il matrimonio prima,
per sapere se si riesce a convivere. Tutto dev’essere sperimentato prima … Ma la vita
è una cosa più seria! Questo ci insegna il nuovo Beato, José Tous y Soler: ad essere
fedeli dall’inizio alla fine, in tutte le situazioni difficili della vita, ovunque
il cristiano venga a trovarsi.
D. – C’è una frase
del Beato, che ricorda in particolare?
R. – Sì. La
sua espressione prediletta era: “Fede e fiducia in Dio”.
D.
– Ma che cosa ha favorito l’apertura del processo di beatificazione di Angelo Paoli?
Ce lo spiega il postulatore della Causa, padre Giovanni Grosso:
R.
– La grande carità. La grande carità che ebbe verso i poveri, tanto che lo chiamavano
“Padre Carità”; e la grande affabilità umana: aveva sempre molto rispetto, molta attenzione
per chiunque. Sapeva valorizzare le potenzialità e le possibilità di ciascuno. Cercava
di coinvolgere nella sua opera di aiuto e di assistenza anche tante persone a Roma
…
D. – Quale insegnamento trarre dalla vita del Beato
Angelo Paoli?
R. – Una grande attenzione a Dio che
lui ha sempre manifestato in mille modi, dalla preghiera intensa alla penitenza vissuta
con molta serietà; il grande amore per la Croce come segno di vittoria sulla morte,
di superamento della morte, ma comunque strumento necessario da saper abbracciare,
da saper prendere. Questa capacità di assistere gli ammalati: non si limitava soltanto
al servizio più immediato, come dare da mangiare o cambiare la biancheria oppure somministrare
qualche terapia; ma si occupava anche del benessere psicologico di queste persone.
Uno dei primi giorni dopo essere arrivato a Roma, andò a pregare alla Scala Santa
e uscendone vide di fronte a sé l’ospedale e incominciò, da allora, ad andare quotidianamente
ad assistere gli ammalati.