Chiarimento di padre Federico Lombardi sulla partecipazione del Vaticano al progetto
internazionale di ricerca sulle cellule staminali adulte
In merito alle notizie circolate nei giorni scorsi, circa un sostegno finanziario
di 2 milioni di euro da parte del Vaticano al progetto di ricerca sulle cellule staminali
adulte intestinali, nell’ambito di un accordo tra Italia e Stati Uniti, padre Federico
Lombardi - interpellato da alcuni giornalisti - ha chiarito, ad evitare confusioni,
che non vi sono al momento indicazioni di contributi delle istituzioni coinvolte nell’iniziativa,
come si evince dal comunicato reso noto venerdì scorso, al termine della riunione
di una task force internazionale, svoltasi presso l’Istituto Superiore di Sanità per
avviare le linee del progetto. Incontro, durante il quale istituzioni e ricercatori
hanno firmato una lettera d’intenti. Tra i partecipanti anche il cardinale Renato
Raffaele Martino, che ha assicurato l’attenzione e l’impegno della Chiesa “in tutte
le direzioni possibili a sostenere queste ricerche in cui la scienza è prima di tutto
uno strumento a servizio dell’uomo per preservare la sua vita e alleviare la sua sofferenza”.
L’aspetto del finanziamento dovrà quindi ulteriormente essere approfondito,
ha spiegato padre Lombardi. E’ vero tuttavia - ha precisato - che un’istituzione come
l’Ospedale Bambino Gesù fa capo alla Santa Sede e quindi la sua concreta partecipazione
alle ricerche può essere vista come un contributo ‘vaticano’, ma la precisazione e
quantificazione di tale partecipazione non è stata ancora definita. Com’è noto, la
posizione della Chiesa – ha ricordato ancora padre Lombardi - è sempre stata contraria
all’uso di cellule staminali embrionali (perché comporta un’inaccettabile distruzione
dell’embrione umano), ma ha sempre riconosciuto la liceità della ricerca e dell’uso
di cellule staminali prelevate da tessuti di adulti, come avviene appunto in questo
caso. La distinzione è fondamentale dal punto di vista etico. (A cura di Roberta
Gisotti)