Benedetto XVI chiede di pregare per le vocazioni e invita i sacerdoti a sostare davanti
al Tabernacolo. Un saluto speciale all’associazione Meter, in prima fila contro gli
abusi sui minori
Benedetto XVI al Regina Caeli raccomanda la preghiera per suscitare nuove vocazioni,
e richiama i sacerdoti a sostare volentieri davanti al Tabernacolo. Rivolge poi un
saluto speciale all’Associazione Meter, in prima fila nella lotta alla pedofilia on
line, ringraziando e incoraggiando quanti sono impegnati nel campo dell’educazione
e della prevenzione degli abusi sui ragazzi. Il servizio di Roberta Gisotti:
Nell’odierna
domenica del “Buon Pastore”, Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, il pensiero
del Papa è corso a “Santa Monica, che supplicando Dio con umiltà ed insistenza, ottenne
la grazia di veder diventare cristiano suo figlio Agostino”. Un esempio per spiegare
che “la prima forma di testimonianza che suscita vocazioni è la preghiera”.
“Invito,
pertanto, i genitori a pregare, perché il cuore dei figli si apra all’ascolto del
Buon Pastore, e “ogni più piccolo germe di vocazione … diventi albero rigoglioso,
carico di frutti per il bene della Chiesa e dell’intera umanità” Ma
“come possiamo ascoltare la voce del Signore?” “Nella predicazione degli Apostoli
e dei loro successori”, ha ricordato il Papa, perché “in essa risuona la voce di Cristo,
che chiama alla comunione con Dio e alla pienezza della vita”.
“Solo
il Buon Pastore custodisce con immensa tenerezza il suo gregge e lo difende dal male,
e solo in Lui i fedeli possono riporre assoluta fiducia”. Poi
un’esortazione particolare ai ministri ordinati perché “stimolati dall’Anno Sacerdotale,
si sentano impegnati ‘per una più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo
di oggi’”
“Ricordino che il sacerdote “continua
l’opera della Redenzione sulla terra”; sappiano sostare volentieri davanti al tabernacolo”;
aderiscano “totalmente alla propria vocazione e missione mediante un’ascesi severa”;
si rendano disponibili all’ascolto e al perdono; formino cristianamente il popolo
a loro affidato; coltivino con cura la “fraternità sacerdotale.” Quindi
un grazie personale a “quanti con la preghiera e l’affetto” sostengono il ministero
del successore di Pietro.
Dopo il Regina Caeli,
Benedetto XVI ha ricordato le beatificazioni, stamane a Roma e Barcellona, di due
sacerdoti: Angelo Paoli carmelitano, apostolo della carità nella città eterna, vissuto
tra 600 e 700, esempio mirabile, in particolare – ha sottolineato il Papa - per quanti
appartengono a Istituti di vita consacrata; e José Tous y Soler, fondatore nel secolo
XiX delle Cappuccine della Madre del Divino Pastore e che si distinse per “la sua
capacità di sopportare e comprendere le mancanze degli altri”, un riferimento per
tutti, specie per i consacrati “a vivere la fedeltà a Cristo”.
Nei
saluti finali, ai fedeli raccolti in piazza San Pietro, un indirizzo speciale è andato
all’Associazione ‘Meter’, che da 14 anni promuove la Giornata nazionale per i bambini
vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza.
“In
questa occasione voglio soprattutto ringraziare e incoraggiare quanti si dedicano
alla prevenzione e all’educazione, in particolare i genitori, gli insegnanti e tanti
sacerdoti, suore, catechisti e animatori che lavorano con i ragazzi nelle parrocchie,
nelle scuole e nelle associazioni”.