Zambia, la preghiera del Rosario aiuta i detenuti nel braccio della morte
I prigionieri dei settori di massima sicurezza dello Zambia - compresi i detenuti
nel braccio della morte - riceveranno degli opuscoli sul Rosario grazie a un'iniziativa
congiunta tra due organzzazioni caritative con base nel Regno Unito. Secondo quanto
riferisce l'agenzia Zenit, l'ufficio britannico di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs)
si è unito all'organizzazione per il Rosario Crown of Thorns per fornire 1.600
copie dell'opuscolo di Acs ai detenuti della prigione di Stato di Kamfinsa e della
prigione di Massima Sicurezza di Kabwe. L'iniziativa risponde alla richiesta dei prigionieri
a Crown of Thorns di ricevere più informazioni sul rosario. Lisa de Quay, direttore
esecutivo dell'organizzazione, ha spiegato che Crown of Thorns riceve regolarmente
molte lettere dai reclusi, anche da quelli nel braccio della morte. Un condannato
a morte ha scritto: "E' la prima volta che ricevo un pacchetto, anche se sono in carcere
ormai da 14 anni. Possa Dio ricompensarvi abbondantemente". Il direttore britannico
di Acs, Neville Kyrke-Smith, ha spiegato che "recitare il Rosario può toccare la gente
nel profondo e trasformarne la vita". Crown of Thorns promuove il Rosario come
mezzo per raggiungere la pace e invia in Africa materiale come paramenti liturgici,
statue, schede di preghiera e del rosario. Acs sostiene la Chiesa del continente attraverso
l'aiuto a sacerdoti e suore e altri progetti per far fronte alle necessità pastorali.
Nel 2008, ha donato allo Zambia aiuti per oltre 330 mila euro. (R.R.)