Il cardinale Pell condanna gli abusi ma anche pornografia e libertà sessuale
“La funzione di Papa Benedetto XVI nella lotta contro questo male dovrebbe essere
riconosciuta, affinché altri membri della comunità in generale possano seguire il
suo esempio”: così l’arcivescovo di Sydney, il cardinale George Pell, ha parlato domenica
scorsa del tema degli abusi sessuali ad opera di ecclesiastici dal sito web della
diocesi. “L’abuso sessuale di bambini è un crimine orribile”, incalza il porporato,
il quale afferma che “non è solo un problema della Chiesa” e ne ricerca le motivazioni
nel dilagare della pornografia e della libertà sessuale. “L’implacabile diffusione
della pornografia in alcuni settori – scrive, come riportato in stralcio dalla Zenit
– e la pressione per la liberazione sessuale che ai suoi estremi vuole l’accettazione
della pedofilia come un’altra preferenza sessuale sono parte del problema”. Il cardinale
si concentra molto sulla difesa del Pontefice, che “ha agito con decisione e determinazione
per assistere le vittime e sradicare dalla Chiesa gli abusi sessuali”. L’arcivescovo,
infine, ricorda come Benedetto XVI abbia incontrato e chiesto pubblicamente scusa
alle vittime di abusi sia in Australia che negli Usa e ricorda come le procedure per
indagare sulle denunce e allontanare dal sacerdozio i presbiteri abusatori fossero
già state accelerate durante il Pontificato di Giovanni Paolo II. (R.B.)