Torino: per l'Ostensione della Sindone affollate Penitenzieria e Cappella dell'Adorazione
Un flusso continuo di persone, tutti i giorni, da quando l’Ostensione è cominciata,
entra e si ferma per un attimo, o un tempo più lungo, di preghiera e per il sacramento
della Riconciliazione, nella Penitenzieria e nella Cappella dell’Adorazione. Allestite
nei locali di Palazzo Chiablese, tra il Duomo e la piazzetta Reale, Penitenzieria
e Cappella sono aperte tutti i giorni dalle 7.30 alle 18.30. Oltre 200 sacerdoti,
di diverse nazionalità e lingue, sono disponibili per ascoltare le confessioni, alternandosi
nei dieci confessionali della Penitenzieria. Provengono soprattutto da Torino e dintorni,
diocesani ma anche religiosi; molti giungono dai Collegi romani: giovani preti, provenienti
da tutto il mondo che studiano nelle Università pontificie e che nel fine settimana
arrivano a Torino – ospitati negli istituti religiosi cittadini – per prestare il
loro servizio di ascolto e di riconciliazione ai pellegrini della Sindone. I confessori
garantiscono la loro disponibilità da un minimo di due ad un massimo di quattro ore
al giorno. Vanno a confessarsi soprattutto adulti, dai 50 anni in su e per il 60%
donne. Ogni confessore, prima di prendere posto nel proprio confessionale, affigge
all’esterno un cartellino che indica le lingue parlate: alcuni parlano fino a 6 lingue
diverse. Italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco le lingue più diffuse; sono
presenti anche il portoghese, l’albanese, l’olandese, l’ungherese, il polacco, il
tagalog (filippino) e persino lo swahili. La giornata di preghiera comincia alle 7,
con la Messa in Duomo, al termine della quale il Santissimo Sacramento viene portato
in processione nella Cappella dell’Adorazione, dove alle 7.45 si celebrano le Lodi
mattutine. L’Adorazione eucaristica dura tutto il giorno; a fianco di chi prega ci
sono i volontari. Tra i pellegrini in visita oggi alla Sindone, diverse delegazioni
provenienti da tutta Italia dei Cavalieri del lavoro. Oltre 136 imprenditori insigniti
per essersi distinti nei diversi settori dell'economia, contribuendo allo sviluppo
sociale, occupazionale e tecnologico e alla crescita del prestigio del “made in Italy”.
Una ventina quelli appartenenti alla federazione del Piemonte presieduta da Sandro
Buzzi, altrettanto numerosi quelli arrivati dalla Sicilia. Ad accompagnare i Cavalieri
in Duomo, il presidente nazionale della federazione, Benito Benedini con Giorgetto
Giugiaro, presidente del noto marchio italiano di design. (R.P.)