2010-04-22 15:19:20

Kirghizistan: le legislative si terranno il 10 ottobre


In Kirghizistan, il governo ad interim ha annunciato che il prossimo 10 ottobre si terranno le elezioni legislative. Nella stessa data potrebbero essere fissate anche le presidenziali. Il 27 giugno, si terrà poi il referendum sulla riforma della Costituzione. L’obiettivo è di creare una Repubblica parlamentare. La situazione nel Paese, dopo la rivolta dello scorso 7 aprile che ha provocato la morte di almeno 85 persone, resta ancora molto tesa. Il deposto capo di Stato, Kurmanbek Bakiev, rifugiatosi in Bielorussia, sostiene di essere ancora il presidente del Kirghizistan.

Accordo tra Russia e Ucraina sul gas
Il presidente russo, Dimitri Medvedev, e quello ucraino, Viktor Yanukovich, hanno firmato ieri un accordo che assicura a Kiev uno sconto del 30% sul gas. In cambio, la strategica flotta russa del Mar Nero resterà per ulteriori 25 anni, dopo il 2017, nel porto ucraino di Sebastopoli. Il presidente ucraino ha sottolineato che lo sconto concesso dalla Russia equivale ad un investimento di 40 miliardi di dollari in dieci anni. Il capo di Stato russo ha inoltre affermato che la presenza della flotta russa nel porto di Sebastopoli “migliora le garanzie per la sicurezza europea nel Mar Nero”.

Nuovi dettagli sull'affondamento di una nave sudcoreana
E’ stato un siluro lanciato da un sottomarino nordcoreano ad affondare la nave militare sudcoreana Cheonan il 26 marzo scorso, nel Mar Giallo. E’ quanto emerge da un rapporto dell’intelligence militare sudcoreana, reso noto dall’agenzia di stampa Yonhap. Le autorità nordcoreane hanno sempre smentito qualsiasi coinvolgimento. A causa dell’affondamento della nave sudcoreana, hanno perso la vita 46 dei 104 uomini dell’equipaggio.

Europa: traffico aereo verso la normalità
Voli quasi regolari oggi nei cieli europei, dopo il caos provocato dalla nube di cenere proveniente dal vulcano islandese. Resta tuttavia qualche disagio per le cancellazioni dei voli dei giorni scorsi. Spazi aerei sono stati riaperti nel Nord Europa, ad eccezione di alcune aree di Svezia, Finlandia, Norvegia e Scozia. Anche gli aeroporti parigini e londinesi sono quasi tornati alla normalità. In Italia, superati i problemi di traffico aereo legati alla nube di cenere.

Lanciati due razzi verso il sud di Israele
Due razzi sono stati lanciati stamani verso la città di Eilat sul Mar Rosso, nella parte meridionale di Israele. Lo riferiscono fonti israeliane, aggiungendo che non ci sono feriti. Fonti della sicurezza giordana confermano intanto che il lancio dei due razzi verso il sud del territorio israeliano è avvenuto dalla città portuale giordana di Aqaba. Secondo testimoni, i due ordigni sarebbero esplose in Giordania. Fonti ufficiali egiziane negano che i due razzi siano stati lanciati dal Sinai.

Unione Europea: la Grecia deve ridurre il deficit del 4%
Il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, conferma che l'obiettivo di riduzione del deficit della Grecia per il 2010 resta quello del 4%. Alla luce degli ultimi dati di Eurostat, il commissario sottolinea anche l’urgenza per la Grecia di intensificare “la preparazione delle riforme strutturali e delle misure correttive per i prossimi anni”.

Crisi di governo in Belgio
Nuova crisi di governo in Belgio: ad appena cinque mesi dalla nascita del secondo esecutivo guidato dal cristiano-democratico, Yves Leterme, il Partito liberale fiammingo è uscito dalla maggioranza. L’annuncio è stato dato dal presidente del Partito liberale fiammingo, Alexander De Croo, che ha chiesto un accordo immediato sulla sulla questione relativa alla scissione del Distretto elettorale di Bruxelles-Hal-Vilvorde. La scissione ha acceso profondi contrasti tra fiamminghi e francofoni.

Italia: riunione della direzione del Pdl
Il presidente del Consiglio dei ministri italiano, Silvio Berlusconi, aprendo stamani i lavori della Direzione nazionale del Pdl, ha sottolineato che “la democrazia interna è un imperativo categorico”. Non si può dire – ha affermato Berlusconi – che all’interno del Pdl “non ci sia democrazia”. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha sottolineato poi che quella odierna “è una riunione indispensabile per fare chiarezza”. “Quella chiarezza - ha aggiunto - di cui c’è necessità per il rispetto che questo partito deve a se stesso e agli italiani che gli hanno dato fiducia”.

Creata in Calabria rete antiracket
Una rete antiracket per dire che la “libertà non ha pizzo”: è nata nei giorni scorsi a Reggio Calabria e si chiama “Reggio libera Reggio”. E’ costituita da oltre 50 diverse associazioni, tra le quali Libera, Caritas, Acli e sindacati. Per la prima volta, si dà vita così ad un movimento culturale che promuove una strategia concreta di contrasto alle attività della ‘ndrangheta, e in modo particolare alla piaga del pizzo. Ne fa parte anche Tiberio Bentivoglio, imprenditore di Reggio, per 18 anni bersagliato dal racket con diversi attentati che lo hanno ridotto quasi al fallimento. Francesca Sabatinelli lo ha intervistato:RealAudioMP3

R. – Dall’inizio decisi di non pagare e di non chiedere il permesso a nessuno per poter aprire un’attività. Anche questo è uno "sgarro" alla malavita.

 
D. – Cosa le ha dato il coraggio di dire "no" al pizzo?

 
R. – Ce l’ho nell’indole di non voler mai scendere a patti con un malavitoso, per lasciare poi questo grande “mutuo” ai miei figli che erediteranno la mia azienda.

 
D. – Lei si sente supportato in questa sua decisione, in qualche modo protetto dallo Stato?

 
R. – Purtroppo lo Stato mi garantisce poco. Le nostre riflessioni, le paure, i sensi di colpa, le amarezze si fanno sempre più forti dentro di noi. Ci accorgiamo sempre di più di essere stati abbandonati dalle istituzioni. Invece, membri della malavita continuano a passeggiare indisturbati, anche davanti alle vetrine del nostro negozio, purtroppo.

 
D. – Come mai fino ad oggi sono stati ancora fermi con lei?

 
R. – Fermi sulla persona, ma sull’attività… ormai è completamente distrutta. Non entrano più persone, c’è tanta paura…

 
D. – Signor Bentivoglio, anche di fronte a storie come la sua, perché le persone dovrebbero evitare di pagare il racket?

 
R. – Una volta messi sotto torchio i commercianti, i negozi finiscono nelle mani della malavita. Prima li ricatta con pochi denari, poi man mano vanno ad aumentare fino a quando il commerciante non ce la fa più: o cede l’attività o diventa il loro prestanome. Ecco perché io dico a tutti: non fate questo errore di pagare il pizzo. Sono sicuro che in una città come la nostra metà dei negozi appartengono alla mafia. Questo di non pagare il pizzo è il primo passo. Però serve l’aiuto delle istituzioni, della politica, delle forze dell’ordine e del cittadino che fa i suoi acquisti: quando capisce che quel negozio è del mafioso non ci deve entrare.(Panoramica internazionale a cura di Amedeo Lomonaco)
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 112

 
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